Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Giasone e Medea

 

Il re Eeta non fu molto contento di vedere Giasone perchè non voleva cedere il prezioso vello. Allora gli propose di affrontare delle prove, avrebbero avuto il trofeo solo se le avessero superate.

Giasone accettò ma Eeta gli propose delle prove pressochè impossibili da superare: avrebbe dovuto infatti mettere il giogo a due tori dagli zoccoli di bronzo, che soffiavano fuoco; arare con essi il campo di Ares, e seminarvi denti drago. 

Ed è a questo punto che entra in gioco Medea, la quale era la figlia di Eeta, ed era molto esperta nelle arti magiche. Promise a Giasone di aiutarlo se in cambio lui l'avesse portata con sè in Grecia. Giasone accettò con entusiasmo, anche perchè Medea era una fanciulla bellissima. 

Con l'aiuto di Medea quindi Giasone superò brillantemente tutte e tre le prove. Ma Eeta era furente perchè sospettava che Giasone fosse stato aiutato da arti magiche, corse quindi a rinchiudersi nella sua reggia meditando il modo di sbarazzarsi di quegli eroi greci e dar fuoco alla loro nave. 

Ma non aveva fatto i conti con la figlia. Fu infatti Medea che condusse gli eroi alla conquista del prezioso vello e sempre avvalendosi delle sue arti magiche riuscì a sottrarlo al drago che era posto di guardia. 

A questo punto non gli restava nient'altro da fare che fare ritorno alla nave "Argo", la quale lasciò i lidi della Colchide affrontando il mare aperto. Dopo varie peripezie i nostri navigatori approdarono sui lidi di Iolco, qui avrebbero dovuto trovare ad attenderli un regno e un riposo meritato ma, le cose non andarono proprio così...

 

Continua...Medea

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