Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Dei della casa


Bes


Spesso anche il dio locale era considerato troppo distante o troppo potente per essere consultato su problemi personali. In questi casi gli egizi ricorrevano all’aiuto degli dei della casa o semidei, che non venivano adorati ma erano considerati come santi protettori; le loro immagini infatti, in forma di amuleti o dipinti sulle pareti, assicuravano un certo tipo di sicurezza o assistenza.

Dal momento che nella casa vivevano essenzialmente le donne, gli dei della casa si occupavano di malattie e soprattutto di gravidanze. Tueret, "grande signora", rappresentata come una femmina di ippopotamo incinta, proteggeva le donne incinte e le assisteva durante il parto. Le sette Hathor, come le parche dei greci, intessevano intorno al bambino una protezione destinata a durare tutta la vita. Meshkent, o attrezzo della nascita, era la prima cosa che il neonato vedeva ed era quindi venerato perché stabiliva il destino del piccolo e veniva conservato nella casa. Hekat, una piccola rana, era un’immagine protettiva usata contro gli aborti e, inversamente, come aiuto nella contraccezione

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