Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Fino alla terza cateratta

Successore di Sesostri III, il sovrano Amenemhet III della XII dinastia, regnò per 45 anni su un Egitto giunto al massimo della prosperità: la pace regnava all'interno e all'esterno del paese. Amenemhet III condusse una spedizione in Nubia, fino alla terza cateratta, mentre, sotto il suo regno, lo sfruttamento delle miniere di turchese e di rame nel Sinai conobbe un'intensità mai raggiunta prima. Il sovrano organizzò inoltre frequenti spedizioni alle cave di pietra: a Tura, nello Uadi Hammamat e ad Assuan. Il risultato di queste attività economiche furono le numerosissime costruzioni ordinate dal faraone, che fecero del suo regno uno dei culmini dell'assolutismo di stato. Amenemhet  III fece costruire ad Hawara la sua piramide, dove fu poi sepolto, e il suo tempio funerario che, sotto il nome di labirinto, sarà ammirato  secoli dopo dai Greci e dai Romani. Nel capoluogo del Fayyum, a Shedet, il sovrano restaurò e ampliò il tempio di Sobek, come testimoniano le iscrizioni di alcune colonne di granito; a Biahmu, sempre nel Fayyum, sono stati rinvenuti due colossi  con base di
pietra calcarea che lo raffigurano seduto su un trono. A   testimonianza dell'importanza di questo sovrano, va ricordato che egli sarà divinizzato e adorato nel Fayyum ancora duemila anni dopo la morte.

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