Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

La regola di Maat


Nei simboli geroglifici, Maat veniva rappresentata come lo zoccolo del trono. Il suo significato è l'ordine, la saggezza, la ritualità, la rettitudine, la giustizia, la morale, l'armonia universale. Essa è la custode della legge divina, verità perfetta e sapienza assoluta. Simbolo di Maat, nel linguaggio dei geroglifici, era lo zoccolo del trono, rettitudine per eccellenza. Ogni decisione del faraone veniva ispirata a Maat come garanzia di assoluta giustezza e perciò accettata dal popolo come incontestabile verità.
Maat è la figlia di Ra, il dio sole, e sorella di Thot, dio della sapienza. Con lui sedeva sulla prua della nave di Ra, impugnando lo scettro e l'ankh e portando la piuma bianca della verità.
Nel momento della sua salita al trono, il faraone prestava giuramento a Maat, mentre, al termine della vita terrena, nella sala di Maat, o sala della giustizia, si svolgeva la pesatura del cuore del defunto con la piuma della giustizia.
Questa era la tradizionale dichiarazione di innocenza (dal Papiro di Ani) di fronte a Osiride:

Non ho detto il falso
Non ho commesso razzie
Non ho rubato
Non ho ucciso uomini
Non ho commesso slealtà
Non ho sottratto le offerte al dio
Non ho detto bugie
Non ho sottratto cibo
Non ho disonorato la mia reputazione
Non ho commesso trasgressioni
Non ho ucciso tori sacri
Non ho commesso spergiuro
Non ho rubato il pane
Non ho origliato
Non ho parlato male di altri
Non ho litigato se non per cose giuste
Non ho commesso atti omosessuali
Non ho avuto comportamenti riprovevoli
Non ho spaventato nessuno
Non ho ceduto al'ira
Non sono stato sordo alle parole di verità
Non ho arrecato dirturbo
Non ho compiuto inganni
Non ho avuto una condotta cattiva
Non mi sono accoppiato (con un ragazzo)
Non sono stato negligente
Non sono stato litigioso
Non sono stato esageratamente attivo
Non sono stato impaziente
Non ho commesso affronti contro l'immagine di un dio
Non ho mancato alla mia parola
Non ho commesso cose malvagie
Non ho avuto visioni di demoni
Non ho congiurato contro il re
Non ho proceduto a stento nell'acqua
Non ho alzato la voce
Non ho ingiuriato dio
Non ho avuto dei privilegi a mio vantaggio
Non sono ricco se non grazie a ciò che mi appartiene
Non ho bestemmiato il nome del dio della città .

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