Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

L'alfabeto egizio



Prendiamo ora in esame, una per una, le lettere dell'alfabeto egiziano seguendo l'ordine adottato dai dizionari e dai lessici utilizzati dagli egittologi.


Questo uccello è un avvoltoio,detto "capovaccaio". Nell'iconografia medievale diventerà un'aquila.
IL faraone, per ascendere al cielo, poteva assumere le sembianze di un avvoltoio capovaccaio. Ma, meraviglia, A è una vocale! In realtà si tratta solo di un illusione ottica. Infatti questa A non è la nostra vocale, ma un ALEPH, vale a dire una "consonante debole".  L'avambraccio teso, il palmo della mano aperto verso il cielo, simboleggia l'azione anche questo segno si legge A'.(da pronunciare A) Lo stesso discorso vale per le lettere che seguono,
I, Y, U.


Il giunco fiorito, che noi leggiamo I (si tratta però di uno IOD e non della nostra vocale I). Questo geroglifico rappresenta lo sbocciare della vita, la natura resa visibile.

Quando si presentano due giunchi, la lettura è: Y, (da pronunciare I).
E lo stesso vale per due piccoli tratti obliqui.



Il pulcino di quaglia, o la piccola quaglia, equivale a un suono U (che di solito nella trascrizione fonetica si scrive W ma la cui pronuncia è approssimativamente U)
Lo stesso significato ha anche l'altro geroglifico :la spirale.



La gamba diritta e il piede si leggono B



Questo geroglifico è uno sgabello, un supporto solido, la base di una statua, talvolta viene paragonato a una pietra. Si legge P.



La vipera cornuta è davvero un bel tipo di geroglifico, infatti il morso di questo rettile è mortale.
La vipera si legge F


La lettera M si può scrivere sia con la civetta vista di fronte,(indica sopratutto l'interiorità e serve quindi a scrivere "in, dentro, ciò che è dentro) che con la costola di animale.



Sia la linea ondulata che la corona rossa del faraone si leggono N. La linea evoca l'idea di acqua e richiama un pò tutte le forme di energia. Quando, per esempio, le dee inviano la loro energia verso Osiride, si vede uscire dalle loro mani proprio questo segno.



Questo geroglifico rappresenta la bocca aperta. Si legge R.



Il primo geroglifico rappresenta il tracciato di una costruzione rudimentale, senza dubbio un recinto o un riparo di canne come lo si potrebbe trovare in campagna. Si legge H, però quasi come una C toscana, molto leggera.
Il  secondo geroglifico, una matassa di lino intrecciata,(nella quale si trovano rappresentati tre numeri:UNO: matassa, DUE:gambe sulle quali poggia, TRE: occhielli) serve a scrivere un suono che non esiste nella nostra lingua e che noi rendiamo con una H pronunciata simile alla precedente.


Ecco un ventre dianimale con le mammelle e la coda. Anche qui non si ha una corrispondenza fonetica esatta con la nostra lingua e quindi si legge approssimativamente CH aspirato.


Ci si chiede ancora che cosa rappresenti veramente questo geroglifico: una placenta o un vaglio che setaccia, separa e trattiene l'essenziale. Il suono corrisponde a una C molto aspirata fiorentina o al CH del tedesco (NACH)

Il suono S si scrive sia con un geroglifico che rappresenta un chiavistello, sia come una stoffa piegata.
 
Si tratta di un bacino pieno d'acqua, un lago. SH equivale al nostro suono SC di "scena" o "sciupare".

Questo geroglifico rappresenta una collinetta in pendenza o vista in sezione. Equivale al suono Q.

 

Questo segno è un canestro munito di manico; è il suono K.



Il supporto per giara corrisponde al suono G duro dell'italiano "ghirlanda " o "gusto". Quando G è di fronte al suono I o E, si leggerà sempre GHI o GHE mai GI e GE.


IL serpente drizzato sulla coda corrisponde al suono della nostra G dolce di "gelato" o "giusto".


Questo geroglifico in forma di semicerchio superiore rappresenta probabilmente un pane; serve per scrivere il suono T.



Questo segno è un giogo per bestiame; corrisponde al nostro suono C dolce di "cena" o "ciuffo". Se si troverà questo suono C davanti ai suoni A e U si leggerà CIA o CIU e mai CA e CU.


La mano con le dita unite, il pollice in alto e il polso, rappresenta il segno che corrisponde al suono D.
E con questo abbiamo completato il nostro alfabeto, ma qui ci sono solo ventotto segni, mentre i geroglifici sono molti di più. Che ne è degli altri?
E' molto semplice. Gli altri geroglifici non corrispondono a un suono, ma a DUE o TRE o QUATTRO suoni o anche più.
Noi però ci fermiamo qui, per questo studio vi rimando ai più autorevoli testi....
non è impresa facile pubblicare le centinaia di geroglifici esistenti..spero di avervi aiutato a comprendere un pò di più il mistero degli egizi.




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