Il centro di culto più importante di Ra era la città di Heliopolis, dove venne considerato un dio creatore dell’universo.
I miti in cui Ra appare come protagonista sono abbastanza numerosi. Il dio sole era immaginato levarsi nelle lontane coste orientali, dove un coro di scimmie accoglieva il suo sorgere dalle acque, mentre gli animali danzavano di gioia. Ra saliva allora sulla Barca del Giorno con la quale per dodici ore, attraversava il cielo fino alla sera, quando si trasferiva sulla Barca della Notte per percorrere, per altre dodici ore, la regione degli inferi.
Secondo un’altro mito, Ra avrebbe regnato sulla terra prima dell’apparire dei faraoni. Poi disgustato dal comportamento degli uomini, abbandonò la terra ritirandosi in cielo e, indispettito, decise di sterminare l’intero genere umano. A questo punto Ra inviò sulla terra il suo occhio, rappresentato dalla dea Hathor, la quale assunse l’aspetto di una leonessa chiamata Sekhmet, che significa la “Possente”. La dea iniziò la carneficina con un tale accanimento che tutti gli altri dei implorarono Ra di avere un pò di pietà e risparmiare parte degli uomini. Ra decise allora di intervenire in loro aiuto facendo inondare i campi con della birra colorata di rosso. Sekhmet, assetata di sangue, iniziò a bere cadendo poi addormentata e cessando così la sua opera di distruzione.
Secondo un’altra leggenda, Ra fu invece l’involontario creatore del genere umano. Un giorno infatti uno degli occhi di Ra si staccò e fuggì dal dio. Il povero Ra ordinò allora al dio Shu e alla dea Tefnut di andare a cercarlo. La coppia di divinità fallì però nell’impresa e così a Ra non rimase altro che crearsi da solo un occhio sostitutivo. Dopo un certo tempo, il vecchio occhio di Ra, stanco forse di vagare, tornò. Quando però si accorse di essere stato sostituito, l’occhio iniziò a piangere e dalle sue lacrime nacquero gli uomini.