Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Il vampirismo una credenza molto antica

Vi sono fenomeni dell’occulto, misteri dell’aldilà che la sapienza e la scienza umana non possono comprendere e spiegare. Se le testimonianze e i giuramenti resi con la massima solennità da coloro i quali occupavano le più alte cariche del tempo hanno un qualche valore di prova, appare difficile negare a priori l’esistenza del fenomeno del Vampirismo e rifiutare in blocco tesimonianze, relazioni, voluminosi atti processuali e sentenze.

La credenza relativa al Vampirismo è antica quanto il mondo e la ritroviamo in ogni tempo ed in ogni luogo con variazioni minime.

Essa ci rivela che l’essere diventato vampiro quasi sempre ha condotto una vita bassa, egoistica e brutale. Parrebbe che persino un suicida, in particolari circostanze, possa trasformarsi in un vampiro.

Quest’essere si manifesterebbe ai viventi quando sono addormentati e li dissanguerebbero causandone spesso la morte.

Le antiche tradizioni sostengono che questi mostri possono essere eliminati seguendo metodi diversi ma che in comune hanno una ferocia estrema con la quale si procede all’eliminazione del corpo fisico del vampiro.

Anche se tanto è stato scritto riguardo a questo argomento, nessuno, neppure Herenberg nella sua monumentale opera: “Philosophicae et Christianae Cogitationes de Vampiris” ha saputo spiegare come questi esseri possano far ritorno alle loro tombe senza rimuovere la terra che le ricopre e senza lasciare alcun segno reale del loro.

Ma proprio nel momento in cui la credenza popolare sembra sfumare nell’assurdo e cedere alla proponderante forza della logica e del buonsenso, ecco intervenire l’occultismo che diffonde una luce chiarificatrice sul fenomeno dei vampiri impedendoci di liquidare in massa (come frutto di elucubrazioni cervellotiche e di morbosi isterismi e macabre fantasie) l’antichissima tradizione del Vampirismo.

Quando si verifica il fenomeno chiamato morte (così insegna la tradizione occulta) la coscienza abbandona il corpo fisico assieme al doppio eterico.
In tal modo il legame che esisteva tra il corpo fisico ed il corpo astrale viene interrotto. Generalmente il cosiddetto defunto non può più riprendere contatto con il suo corpo fisico ma, se questo avviene, ecco verificarsi il fenomeno del Vampirismo.

Per alcune ore, generalmente trentasei, la coscienza del disincarnato rimane avvolta nel suo doppio eterico come una larva di farfalla nel suo bozzolo.
E’ proprio in queste circostanze che il defunto può talvolta manifestarsi a coloro i quali era strettamente legato.
Si presenta come una figura evanescente, nebulosa, scarsamente cosciente della sua precaria situazione.
E’ il cosiddetto “fantasma”.
In seguito il doppio eterico si disintegra ed il corpo astrale del trapassato, per legge di affinità “viene irresistibilmente attratto dal sottopiano astrale corrispondente al tipo di materia astrale preponderante in esso”.
La prevalenza nell’organismo astrale di un certo tipo di sostanza astrale piuttosto che di un altro è posta in strettissima relazione con l’ultimo tipo di vita fisica vissuta dal disincarnato.
Se si è dato sviluppo esclusivamente alle passioni più basse ed egoistiche, se si è data soddisfazione soltanto ai propri desideri, i più rozzi ed animaleschi, la sostanza astrale che verrà più intensamente vitalizzata apparterrà al settimo tipo. il disincarnato si troverà quindi a gravitare nel settimo sottopiano astrale, il più basso, il più vicino al mondo fisico, ma certamente anche il più terribile.
Alla vista della chiaroveggente il settimo sottopiano appare un luogo deprimente e malvagio in grado non concepibile da un individuo sprovvisto della vista astrale. Ed è certamente bene così perchè anche il chiaroveggente esperto si ritrae da esso con ribrezzo ed orrore.
I disincarnati che vi si trovano non hanno un aspetto umano. Il corpo astrale è molto sensibile alla potenza del pensiero e delle emozioni e risulta dunque grandemente plastico e pronto a cambiare sotto l’impulso dei desideri e pensieri che in questo sottopiano non possono essere che di tipo animalesco e criminale. Queste mostruose, ripugnanti entità astrali che si trovano nel settimo sottopiano, in vita erano stati infatti criminali, assassini, alcolizzati, maniaci della peggior specie.
Le uniche entità relativamente sviluppate (ma che debbono ugualmente soggiornare nel settimo sottopiano per lunghi anni) sono i suicidi. Costoro, che si tolsero la vita per sfuggire alle loro responsabilità, non hanno ottenuto che di peggiorare grandemente la loro situazione. La sofferenza mentale di cui sono oggetto è tanto intensa e spaventosa che il chiaroveggente che li osserva, pur deprecando la loro azione, non può esimersi dal provare molta pena per loro. Suicidi e disincarnati dall’aspetto mostruoso si aggirano furibondi in questo ambiente davvero infernale. Ossessionati dal ricordo della vita fisica, straziati da desideri ormai inappagabili, essi tentano di ossessionare i viventi riuscendo talvolta a spingerli sino alla follia e al suicidio. A questo destino di tremende sofferenze, qui volutamente velate, tenta di sottrarsi disperatamente colui che, se vi riuscirà, diverrà un vampiro.


Diventare un Vampiro.

Ci devono essere particolari circostanze perchè questo rarissimo fenomeno possa verificarsi, vediamo esattamente quali sono:

1) Il cadavere ovviamente non deve essere cremato.

2) Il corpo deve essere completo di tutti i suoi organi.

Ormai questo si verifica raramente in quanto la legge impone ovunque la pratica degli esami autoptici nei casi di suicidio, morte violenta o comunque sospetta. Si impone cioè la dissezione del cadavere ed il prelievo parziale di organi vitali che rende impossibile qualsiasi tentativo, da parte dell’astrale dei defunti, di riprendere possesso del suo corpo ormai non più in grado di essere rivitalizzato.

3) L’entità deve essere abbastanza rapida da riuscire a ristabilire il contatto con il proprio corpo prima che siano trascorse trentasei ore dal momento del decesso.

Diversamente, il doppio eterico si disintegra ed ogni ulteriore sforzo risulterebbe vano.

4) L’entità viene facilitata nel suo riavvicinamento al fisico se risulta dotata di grande volontà o se, in vita, ha praticato alcune forme di stregoneria e di magia.

5) Il Vampiro deve imparare quasi subito a materializzare almeno parzialmente il suo corpo astrale perchè di esso si dovrà servire per prelevare dall’ambiente circostante alcune sostanze fisiche che successivamente dovrà rimaterializzare nel suo corpo fisico, corpo che GIACE naturalmente nella bara SENZA MAI USCIRNE.

Queste sostanze fisiche non hanno naturalmente nulla a che vedere con il sangue anche se spesso il vampiro astrale attacca direttamente i viventi e si appropria del loro “prana” o energia vitale.

In questi casi i malcapitati accuseranno un’improvvisa, inspiegabile stanchezza, torpore e mal di testa. Ciò è quello che accade nelle sedute spiritiche quando una larva o vampiro astrale si manifesta.

Lo scopo di queste rapine di energia vitale è evidente: se vuole evitare gli orrori che lo attendono nel sottopiano, il vampiro deve potersi mantenere unito al suo corpo fisico, ma per fare questo occorre che non si manifestino i noti fenomeni della decomposizione.

Con un procedimento simile a quello messo in atto dagli yogi per mantenere il corpo in condizioni di sospensione vitale per mesi ed anche anni, egli rivitalizza, prima che siano trascorse trentasei ore, il suo corpo fisico. Successivamente, le notturne scorribande del suo corpo astrale gli consentiranno di procurarsi quelle minime quantità di sostanze organiche che gli abbisognano essendo quasi nullo il suo metabolismo cellulare.

A questo punto passiamo a raccontare un fatto alquanto misterioso che capitò ad un giornalista.

Egli ce lo presenta così: Tempo fa mi recai in Val di Non perchè ero stato informato che da qualche tempo la pace era scomparsa da un paesino della valle. In quel piccolo gruppo di case sonnacchiose e tranquille nessuno più dormiva la notte; pareva che i terrori notturni fossero dovuti all’azione del vampiro-astrale di un vecchio contadino deceduto da poche settimane.

In vita costui aveva terrorizzato quei bravi paesani con le sue presunte doti malefiche ma in realtà non era mai accaduto nulla di grave.

Una forma nebulosa era stata osservata alcune volte e c’era chi era pronto a giurare di aver riconosciuto il vecchio. Anche il parroco asseriva di aver notato il fenomeno.

La riesumazione del cadavere avvenne di notte e in gran segreto perchè, anche se il vecchio non aveva parenti che potevano opporsi, non si deve dimenticare che operavamo senza nessuna autorizzazione e ci esponevamo ai rigori della legge per coloro i quali sono accusati di commettere atti di vilipendio su un cadavere.

Mentre alcuni robusti contadini, improvvisatosi becchini, spalavano rapidamente la terra, il buon vecchio prete se ne stava silenzioso in un angolo.

Temevo soprattutto che non appena la bara fosse stata aperta da essa si sarebbero sprigionati i gas della putrefazione, segno evidente che in quel corpo non vi era niente di anormale e che il processo di decomposizione seguiva il suo corso naturale.

Ben presto la bara fu visibile; il coperchio venne rapidamente sollevato ed il corpo illuminato da torce elettriche. Nessuna fuoriuscita di gas, nessun lezzo o fetore cadaverico.

Vincendo il disgusto e la repulsione, seguito dagli sguardi dei presenti, mi calai nella fossa e diedi inizio all’esame del corpo. Controllai il viso, le mani il collo. La pelle al tatto appariva fredda ma elastica. Processi putrefattivi totalmente assenti. Polso e battito cardiaco non percepibili neppure con lo stetoscopio.

Praticato un piccolo taglio sul lato destro del collo, se ne ebbe la fuoriuscita di sangue fluido.

Uscii dalla fossa; il prete mi interrogò con lo sguardo e feci un cenno affermativo con la testa.

Un giovane contadino si calò a sua volta nella fossa. Gli passarono una mazza di legno e un lungo acuminato piolo. Il prete si segnò frettolosamente e prese a recitare una preghiera in latino.

Era il 15 settembre 1968 e posso rilevare che il paletto colpì il cadavere esattamente alle ore 23,15 minuti, all’altezza del cuore. Non dimenticherò mai il rumore prodotto da quei colpi. Un’altra cosa non dimenticherò mai: quando il paletto colpì il corpo si udì un urlo. Il cadavere aveva gridato.

Di fatti come questo ce ne sono molti altri, ma vengono tenuti nascosti alle persone.

Abbiamo intuito l’esistenza di minuscoli componenti all’interno dei nuclei atomici, abbiamo saturato lo spazio interplanetario con sonde spaziali, razzi e satelliti e di tutto questo possiamo esserne fieri, ma non dimentichiamo che riguardo ad altre cose, come i processi oscuri della vita e della morte, siamo rimasti totalmente ignoranti.

Comunque la leggenda del vampiro così come ce la descrive il cinema e così come il mondo contadino emarginato ce la presenta, è ben lontana dalla realtà del fenomeno, per quanto misteriosa sia. Così un mondo contadino emarginato, lontano dai dogmi religiosi codificati, senza una precisa nozione del trascendente ha creato la figura dell’essere che si ribella alla morte e trova il verso di sopravvivere attraverso un atto materiale: l’assimilazione di linfa vitale, di sangue che ridà una sorta di vitalità all’etere cadaverico.

E’ una forma rozza, terrena, di fede nella rinascita, presente in tutte le civiltà primitive e che in alcune assume l’incarnazione del Vampiro. Una fede confinata nel ghetto del male, perchè le classi più evolute avevano più sofisticate forme di sopravvivenza da proporre alla massa, in paradisi angelici ed eterei nirvana.

Il Vampiro dei contadini resta una creatura di ordine differente, di classe inferiore rispetto al fantasma dei castelli aristocratici e perciò la cultura evoluta lo detesta, la condanna come simbolo delle forze del male che si agitano in una specie di vita, quando muore la luce del sole.

 

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