Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Fantasmi

Chi è il fantasma? O meglio cos'è? Definizioni della parola se ne trovano a migliaia. Deriva dal greco phàntasma e ancora da phanthazo cioè figura, visione.

In passato aveva il significato di apparizione, intesa come manifestazione soprannaturale ma con il tempo il significato si è ristretto ad indicare l’apparizione di un defunto. Che noi ci crediamo o meno non ha importanza, esso è divenuto una figura ricorrente nella tradizione popolare e letteraria.

Il fantasma è una presenza incorporea,spesso immaginato con un telo bianco, che fa la sua apparizione durante le ore notturne in luoghi lugubri e isolati.

Secondo la scienza ciò è praticamnte assurdo, in quanto l’esistenza del soprannaturale è priva di fondamento razionale.

Per chi invece continua a credere nella loro esistenza, sono sorte delle ipotesi che ne spiegherebbero la manifestazione.

Parliamo di “allucinazioni”, individuali o collettive a seconda che ci si trovi da soli o insieme ad altre persone, di “proiezioni telepatiche”, di “buchi spaziotemporali”,di anime dei morti che tornano per fare visita ai propri cari,secondo lo spiritismo sono manifestazione degli spiriti.

Quando parliamo di allucinazione ci riferiamo a percezioni sensoriali immaginarie, cioè senza che nessun oggetto reale stimoli l’organo di senso.

Le proiezioni telepatiche riguardano invece il campo della parapsicologia, alcune persone sostengono che i fantasmi potrebbero essere un frutto della telepatia: in casi di forte stress mentale e/o emotivo, il nostro cervello, a detta di questa teoria, potrebbe in qualche modo “sdoppiare” la nostra persona che andrebbe così a manifestarsi sotto forma telepatica.

La teoria dei buchi spaziotemporali nasce dal ghost hunter*Peter Underwood e il professore Hermann Wilkins dell’Università dell’Ohio (USA), i quali sostengono che, grazie a particolari situazioni ambientali, si possa creare una sorta di “buco nella luce” che renderebbe possibile vedere nel passato per pochi istanti.

*Per ghost hunter si intende quella persona dedita allo studio dei fantasmi, con metodi più o meno scientifici o para-scientifici.

I ghost hunter, studiando le varie apparizioni di fantasmi, hanno potuto osservare che le manifestazioni non sono sempre uguali, ma si differenziano per contatto visivo e uditivo e in termini di durata dell'apparizione.

In base a ciò avremo casi di Poltergeist, di infestazione, di Banshee, di fantasmi di animali o di persone vive o morte.

Poltergeist deriva dal tedesco Polter (chiasso, rumore) e Geist “fantasma”. In italiano significherebbe spirito chiassoso.
La caratteristica principale di una manifestazione di tipo “poltergeist” è prettamente di carattere uditivo.

Il poltergeist è uno spirito invisibile che, come dice il nome, si manifesta emettendo forti rumori come dei battiti contro il muro o facendo sbattere porte e finestre in modo violento.
Il poltergeist interagisce in un determinato ambiente di appartenenza (dove si pensa presumibilmente sia stato legato in vita) spostando oggetti come mobili, soprammobili, rompendo piatti e rovesciando bicchieri e bottiglie.


John Bell (un caso di poltergeist)

Nel Tennesse, ad Adams una piccola cittadina americana, nel 1817 iniziò a manifestarsi uno dei casi più famosi e interessanti, quello della strega di Bell. 

Un ricco possidente terriero di nome John Bell, stava percorrendo tranquillamente i suoi possedimenti quando, del tutto inaspettatamente, si trovò faccia a faccia con uno stranissimo animale, col corpo di cane e la testa di coniglio, che si mise a fissarlo intensamente.

Spaventato John sparò con il suo fucile che portava sempre con se. Non riuscì a colpirlo, ma la creatura si dileguò letteralmente nel nulla. La sera stessa, al termine della cena, qualcosa di strano ed insolito incominciò però a verificarsi a casa Bell. Molto sommessamente iniziarono a rimbombare ovunque dei colpi, come se qualcuno picchiasse sui muri esterni dell’edificio. Il rumore era fastidioso, ma non abbastanza forte, quel misterioso evento, si ripeté anche la seconda sera, poi una terza e nei giorni successivi.

I rumori però furono solo il preludio a manifestazioni ben più terribili. Col tempo i figli di John e Lucy iniziarono a svegliarsi nel cuore della notte letteralmente terrorizzati, le coperte dei letti venivano tolte loro di dosso e i cuscini scagliati con violenza sul pavimento da una forza invisibile e misteriosa. Di giorno in giorno le manifestazioni aumentavano, evolvendosi sempre di più.

Quella che dapprima sembrava una forza cieca e irrazionale, assunse una precisa fisionomia quando gli onnipresenti rumori e le altre manifestazioni dell’entità si accompagnarono ad un voce “umana”. Inizialmente non era che un sussurro, ma nel volgere di un breve periodo si tramutò in qualcosa di più: la figlia Betsy di John Bell, incominciò ad essere perseguitata da una forza invisibile che le tirava i capelli con forza, mentre invisibili schiaffi la colpivano il viso, lasciandole rossi segni sulle guance per giorni interi.

James Johnston fu il primo estraneo a venire informato. Inizialmente fu abbastanza scettico ed incredulo alle parole di John Bell, ma dopo una notte passata nella casa infestata cambiò drasticamente opinione: lui stesso e la moglie furono vittime delle identiche manifestazioni che da tempo si verificavano tra la famiglia Bell. Intanto la situazione diventava sempre più intollerabile: l’entità iniziò ad infastidire tutta la comunità, abbandonandosi ad urla spaventose.

La fama della “strega dei Bell” ormai travalicava i ristretti confini della piccola comunità. Indagatori, avventurieri e semplici curiosi si riversavano sempre più numerosi a casa Bell per investigare e assistere alle manifestazioni dell’entità. Anche un futuro presidente degli Stati Uniti, il Generale Andrew Jackson, si interesserò alla questione e assistette impotente agli eventi.

Ma più il tempo passava e più aumentava l’odio da parte di questa entità nei confronti di John Bell, che lei chiamava “il vecchio Jack”. Infatti l’epilogo arrivò il 20 Dicembre del 1820, John Bell fu trovato morto, intossicato da un liquido velenoso che era stato sostituito al suo sciroppo medicinale. “E inutile svegliare il vecchio Jack!” strillò “questa volto l’ho sistemato per sempre!” e mentre la bara veniva calata nella fossa, tutti i presenti sentirono cantare dal nulla una vecchia canzonaccia da osteria.

Poco dopo la strega lasciò la casa promettendo che avrebbe fatto visita ai discendenti diretti di John Bell dopo 107 anni, ma il 1935 trascorse senza che nessuno di loro fosse perseguitato. Chi era la “strega dei Bell”? La leggenda locale sostiene che era lo spirito maligno di una anziana donna di nome Kate Batts, personaggio indicato come “strega” dagli abitanti del paese. Storicamente accertato è il fatto che tra lei e John Bell siano state intrattenute relazioni di tipo commerciale.

John avrebbe ingannato l’anziana donna, pretendendo un quantitativo di denaro molto maggiore rispetto al prezzo originariamente pattuito. Kate Batts si sarebbe quindi vendicata lanciandogli una maledizione. Altra nota, nel 1951 la pietra tombale di John Bell fu rubata da tre uomini. Dopo il furto, sulla via del ritorno, furono coinvolti in un incidente stradale.

La banshee è una creatura leggendaria dei miti irlandesi. Fa parte del piccolo popolo ed è uno spirito che spesso viene classificato tra quelli maligni, anche se in realtà nelle antiche leggende viene descritto semplicemente come uno spirito femminile che si aggira attorno a paludi e fiumi, nelle sorgenti o nelle colline d'Irlanda.

Il termine banshee deriva da bean sídhe che significa “donna delle colline”. Si dice che quando muore un membro di una qualche famiglia importante, la banshee che protegge la famiglia pianga e si disperi, rilasciando il suo terribile grido di dolore per le valli irlandesi. A volte però le grida sono di vittoria, quando quella che ha subito la perdita è una famiglia nemica.

La banshee controlla i componenti della “sua” famiglia anche quando essi emigrano. I suoi urli sono noti sotto il termine di “keening” (dal gaelico Caoineadh, lamento), ed il sentirli è segno di nobiltà, perché la banshee avverte soltanto i componenti delle più nobili famiglie che possono vantare il più antico lignaggio celtico

Le banshee non si mostrano mai agli esseri umani, con l’eccezione di coloro che sono prossimi alla morte e a cui giunge tale presagio. È probabilmente questa la ragione per cui dopo l’VIII secolo vengono classificate tra gli esseri malvagi.

La banshee più famosa si chiamava Aibhill e proteggeva gli O’Brien. Stando alla leggenda, nel 1014 il re Brian Boru si gettò nella battaglia di Clontarf pur sapendo di andare incontro a morte certa, dal momento che la notte precedente Aibhill gli era apparsa mentre lavava i panni dei soldati finché l’acqua non si tingeva completamente del colore vermiglio del sangue.

 


L'infestazione, invece, è la manifestazione spiritica più presente tra gli avvistamenti. L'infestazione avviene in luoghi ben determinati sia chiusi che all'aperto come castelli, manieri, case abbandonate o cimiteri vuoti.  

Nella maggior parte dei casi, gli spiriti che infestano un luogo agiscono ripetendo sempre le stesse azioni ignorando gli umani presenti nel luogo. Gli spiriti durante queste manifestazioni vengono visti con contorni sfumati, ma altre volte con i lineamenti del viso e del corpo ben definiti, arrivando persino a scambiarli per persone vive.

Cosa dire riguardo ai fantasmi degli animali? Alcuni di essi sono animali mostruosi altri hanno un aspetto più gradevole e sono per lo più animali domestici.

 Il Cane nero (traduzione dell’inglese “Black Dog”) è una creatura notturna ricorrente nel folclore della Gran Bretagna. è un essere soprannaturale con occhi fiammeggianti e pelo irsuto, dal colore nero o verde fosforescente. Questi cani sono ritenuti messaggeri dell’oltretomba, quindi di cattivo augurio.

L’idea di questi cani mostruosi deriva dalla demonologia medievale, che aveva spesso visto nei gatti, nei cani e nei caproni neri i famigli delle streghe, nonché le forme tipiche in cui spesso si rappresentava il Demonio.

I Cani Neri sono una leggenda molto diffusa anche in Cornovaglia, nelle Isole Britanniche e in Galles.

 

Articoli correlati: