Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Il mito di Nefertiti

Le notizie su Nefertiti, sposa di Akhenaton sono scarsissime e anche le sue origini hanno dato luogo a discussioni tra gli egittologi. Alcuni hanno suggerito che fosse figlia di Amenhotep III e di una sposa secondaria e, pertanto, sorellastra di Akhenaton. Questa ipotesi pare smentita dal fatto che Nefertiti non viene mai definita nelle iscrizioni come "figlia del re". Altri studiosi hanno ipotizzato, anche sulla base del nome stesso Nefertiti, che significa "la bella venuta", che la regina sia da identificare con Tadukhepa, figlia del re di Mitanni Tushratta, chiesta in moglie da Amenhotep III e che giunta in Egitto, avrebbe poi sposato il figlio del sovrano. Tuttavia, il nome Nefertiti si riallaccia in realtà alla figura della dea egiziana Hathor, alla quale era solitamente riferito l'appellativo nefer, "bella". Secondo altri egittologi, Nefertiti sarebbe invece la figlia di Ay, un cortigiano che seguì la coppia reale ad Akhetaton e che svolse un ruolo politico rilevante durante il regno di Tutankamon, al quale succedette poi sul trono d'Egitto. Si può affermare comunque che la regina proveniva da una nobile famiglia e che sposò giovanissima Akhenaton, al quale diede sei figlie.

Senza dubbio, ebbe grande importanza per il suo sposo e fu convinta seguace di Aton. Nefertiti è nota sopratutto per il busto in calcare colorato conservato a Berlino e che la ritrae bellissima, con un collo lungo e sottile e un alto copricapo. Ella scompare improvvisamente dalla scena di Amarna senza lasciare tracce. Molte le ipotesi al riguardo: secondo alcuni la regina sarebbe semplicemente morta; altri hanno fornito un'ipotesi più drammatica, secondo la quale Nefertiti sarebbe stata bandita dalla corte per aver commesso qualcosa di infame oppure perchè non in grado di dare figli maschi al sovrano (il che contasta con l'immagine di concordia che la coppia ha voluto offrire nei rilievi); secondo altri ancora, Nefertiti non sarebbe scomparsa, ma avrebbe cambiato nome per divenire un vero e proprio faraone accanto al suo sposo. Queste ipotesi sono basate su scarsi indizi e, a volte, sull'immaginazione degli studiosi. La mummia di Nefertiti non è mai stata trovata e lo splendido ritratto in calcare aggiunge mistero al mistero: la bellissima è rappresentata in un ritratto di calcare dipinto, perfettamente rifinito, tranne per un unico, enigmatico particolare: l'assenza di una delle pupille.

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