Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Frammenti d'Egitto

La civiltà egizia nacque molto prima che i faraoni regnassero nel paese del Nilo. Sorta nella preistoira ebbe un progresso lento ma grandioso che la portò a essere una delle principali nella storia dell'umanità. 

l'Egitto rimase al margine del processo di sviluppo dell'economia produttiva fino a ben oltre l'inizio del sesto millennio, quando le sue comunità nomadi, che occupavano i terrazzi del Nilo, cominciarono a ricevere l'influsso di gruppi neolitici provenienti dall'Asia, che portarono un'agricoltura e una pastorizia già avanzate. E già dalla metà del quinto millennio nacquero le prime città. 

La Romagna degli spiriti: Castel Bolognese e il fantasma della sorgente

 

La Pocca- Castel Bolognese - foto di  Daniele Bernabei-)

 

Ed eccoci a Castel Bolognese, un comune italiano della provincia di Ravenna in Emilia Romagna. E' proprio in questi luoghi che è ambientata la storia che andiamo a raccontare. Una storia che tutti vecchi ricordano ancora, la storia della guardiana della sorgente. 

I Miti Greci: Il mito Pelasgico della creazione

All'inizio è il Caos e Eurinome, la Dea di tutte le Cose, emerse nuda da esso. Non trovando nulla di solido per posare i piedi divise il mare dal cielo e intrecciò una danza sulle onde.

La Chirologia, cosa è: il segreto delle linee; linea del cuore, linea dell'intelligenza, linea della vita e linea del destino

 

Chirologia, la definizione sul vocabolario italiano così recita: "branca della chiromanzia che approfondisce lo studio delle linee della mano". Però con la chiromanzia, che si ispira a superstiziose credenze, non ha nulla a che fare. Infatti conoscere il vero significato delle linee della mano, significa conoscere la propria salute e la propria personalità e questo significa che si è sempre in grado di correggerla, di migliorarla e di arricchirla. 

Il Mistero della Romagna, i paesi dove i morti ritornano e qualche volta uccidono.

 

Ci sono dei paesi in Romagna, dove i morti ritornano. Ancora oggi i contadini romagnoli, ricordando alcuni episodi, sentono accapponarsi la pelle e ci sono luoghi dove è meglio non passare la notte. 

L'I King, come si consulta

 

Consultante che si accinge a interrogare l'I King


Il più antico metodo di consultazione dell'I King è quello che prevede l'utilizzo di cinquanta bastoncini essiccati di millefoglio lunghi una trentina di centimetri, che si trovano facilmente in commercio vista la grande popolarità di questa pratica. Però è il metodo più complicato. 

L' I King o libro delle Mutazioni, l'oracolo tra i più antichi del mondo

 

L'I King, o libro delle Mutazioni, è uno degli oracoli più antichi del mondo, basti pensare che anche Confucio si avvalse della loro saggezza, una saggezza che era valida nella notte dei tempi come lo sarà nel più lontano futuro. 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, la Luna, il Sole, il Giudizio, il Mondo

 
Con queste figure completiamo la serie degli Arcani Maggiori. Sono la Luna, il Sole, il Giudizio, il Mondo. Rispettivamente numero 18, 19, 20, 21. Spieghiamo qui, brevemente, il loro significato. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth.

Le Profezie di Malachia

San Malachia nacque nel 1095 nella città di Armagh, in Irlanda. aveva una vocazione particolare per la vita mistica che lo fece accostare ad un eremita, Ismar, che fu la sua guida spirituale. Era talmente "santo" che il vescovo di Armagh, lo consacrò prete. 

A San Malachia sono stati attribuiti alcuni scritti che riportavano il numero esatto dei papi che si sarebbero succeduti dai suoi tempi sino alla fine del mondo che, stando a certi calcoli, dovrebbe avvenire verso il Duemila: dopo papa Giovanni Paolo II solo due pontefici ci separerebbero dall'Apocalisse. 

I motti di San Malachia e le corrispondenze reali

Andiamo ora a vedere per quale motivo il nostro Santo Malachia ha riscosso tanto successo e perchè anche in Italia si pubblicarono numerose edizioni della sua opera e anche a Roma le più alte autorità dimostrarono un grande rispetto per la famosa rivelazione. 

Non staremo qui ad elencare tutti i 111 motti, ma ne nomineremo alcuni al solo scopo di far notare ai lettori quanto le sue predizioni fossero esatte. 

A partire da papa Clemente X, che fu visto come colui che realizzava il motto di Malachia "De flumine magno", che significa "dal grande fiume". E in effetti Clemente X era nato a Roma, il 13 luglio del 1590, in un periodo in cui il Tevere era straripato "fino a penetrare nella sua casa; e la culla del futuro papa galleggiava sull'acqua". Ma questa storia, forse, è solo frutto della fantasia. In ogni caso si voleva dar rilievo al fatto che Clemente fosse originario di Roma, attraversata dal gran fiume Tevere. 

Il popolo dei Maya

I Maya sono stati e sono un popolo antichissimo a cui vengono attribuite profezie sulla fine del mondo. Ma prima di addentrarci nel mistero, cerchiamo di conoscere un pò della storia di questa civiltà. 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, il Diavolo, la Torre, la Stella,

 


Le prossime figure degli Arcani Maggiori riguardano: il Diavolo, la Torre, la Stella. Rispettivamente le carte numero 15-16- 17. Ma vediamo cosa ci indicano. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth.

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Appeso, La Morte, La Temperanza

Le prossime figure degli Arcani Maggiori riguardano L'Appeso, La Morte, La Temperanza. Rispettivamente le carte numero 12-13- 14. Ma vediamo cosa ci indicano. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth.

La leggenda di Tristano e Isotta ci è stata riportata da vari poemi francesi e tedeschi, ed è certo la più celebre di tutte



Fra le leggende bretoni ve n'è una che non fa parte del ciclo di Artù ma ha al suo centro la figura di un altro sovrano, Marco, re di Cornovaglia. Ci è stata riportata da vari poemi francesi e tedeschi, ed è certo la più celebre di tutte.

La leggenda di Tristano e Isotta: seconda parte, Tristano però è rimasto anche lui ferito, e, poichè l'arma di Moroldo era avvelenata, la piaga non risana e infetta tutto il corpo


Tristano però è rimasto anche lui ferito, e, poichè l'arma di Moroldo era avvelenata, la piaga non risana e infetta tutto il corpo. Rassegnato ormai a morire, per non rattristare i suoi con una lenta agonia, si fa mettere in una barca lasciandosi trasportare dalle onde, così potrà uscir di vita nella solitudine del mare, suonando la sua arpa. La corrente porta la barca sulle rive dell'Irlanda, il suono dell'arpa fa accorrere dei pescatori che raccolgono il malato e lo portano a corte, perchè la regina e sua figlia Isotta sono espertissime nelle arti mediche; e Tristano, per le loro cure, presto guarisce. Egli non tarda però a rendersi conto di essere in terra nemica e si fa passare per un povero giullare di nome Tantris, che è l'anagramma di Tristan; poi, appena tornato in forze, abbandona di nascosto il paese e torna in Cornovaglia.

La leggenda di Tristano e Isotta: terza parte, in Cornovaglia si celebrano le nozze di Isotta col re, ma, tra la lietezza generale, solo Tristano e Isotta sono in pena



In Cornovaglia si celebrano le nozze di Isotta col re, ma, tra la lietezza generale, solo Tristano e Isotta sono in pena. E quella pena diverrà sempre più profonda col tempo.

La leggenda di Tristano e Isotta: quarta parte, partono dunque insieme e più volte Tristano cerca di avvicinare Isotta ma...



Partono dunque insieme e più volte Tristano cerca di avvicinare Isotta travestendosi ora da mendicante lebbroso ora da penitente, ma Isotta, che ha saputo delle sue nozze, è irritata con lui e lo scaccia.

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Eremita, La Ruota della Fortuna, La Forza

Le prossime figure degli Arcani Maggiori riguardano L'Eremita, La Ruota della Fortuna e La Forza. L'Eremita è il numero 9, La Ruota della Fortuna il numero 10 e La Forza il numero 11. Ma vediamo cosa ci indicano. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Innamorato, Il Carro, La Giustizia

Altre figure degli Arcani Maggiori, prenderemo in esame la figura dell'Innamorato, del Carro, e della Giustizia  cercando di spiegare il significato di ogni figura. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Imperatrice, L'Imperatore, Il Papa

 

Altre figure degli Arcani Maggiori, prenderemo in esame la figura dell'Imperatrice, l'Imperatore, e il Papa cercando di spiegare il significato di ogni figura. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth

I Tarocchi - gli Arcani Maggiori -Il Matto, Il Bagatto, La Papessa

Prendiamo ora in esame ciascun arcano maggiore cercando di spiegare il significato di ogni figura. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth

I Tarocchi

Da secoli gli uomini cercano nelle carte la chiave del loro destino. Non in semplici carte da gioco ma nel gioco dei tarocchi. 

Questo gioco non si sa chi l'abbia inventato, a tal proposito sono state formulate le più svariate ipotesi. Sembra comunque che il primo gioco di carte sia apparso in Germania nel 1325. Queste carte riproducono scene della vita quotidiana; sono dipinte a mano in esemplari unici e sono riservate ai pochi intenditori. 

Le Sirene: il mito

In tutta la mitologia mediterranea troviamo accenni alle sirene. Dall'antichità si raccontano varie storie, esseri usciti dalle acque del mare per sedurre i naviganti e trascinarli con sè, il loro canto li attirava, facendogli dimenticare mogli e figli e portandoli a naufragare tra gli scogli. 

Anche Ulisse, come molti si ricorderanno, rischiò di soccombere al fascino delle sirene, ma i preziosi consigli della maga Circe lo salvarono. Egli non voleva perdersi un concerto così raro, quindi chiese ai suoi uomini di legarlo all'albero della nave, mentre essi si turavano  le orecchie con la cera per non cadere vittime del sortilegio. 

Medea

Protagonista indiscussa di questa parte della storia è proprio Medea. Ma andiamo per gradi. Appena arrivati a Iolco Giasone trovò una situazione molto diversa da quella che sperava. Suo padre si era ucciso convinto che il figlio fosse morto, e lo zio Pelia, dopo aver  ricevuto il vello d'oro, non ci pesò nemmeno a cedergli il regno come aveva promesso. 

Giasone e Medea

 

Il re Eeta non fu molto contento di vedere Giasone perchè non voleva cedere il prezioso vello. Allora gli propose di affrontare delle prove, avrebbero avuto il trofeo solo se le avessero superate.

Il viaggio di Argo

Il viaggio degli argonauti fu alquanto movimentato, la strada era lunga e accidentata e nei luoghi in cui sostarono dovettero affrontare molte sfide.

La prima sosta avvenne nell'isola di Lemno abitata da sole donne a causa di un diverbio tra loro e Afrodite, la quale per punirle, aveva dato loro un odore così spiacevole e disgustoso che i mariti erano scappati in massa dalle loro case. Gli argonauti si fermarono nell'isola quasi un intero anno, Giasone si innamorò della loro regina Ipsipile, ma arrivò il momento di riprendere il viaggio e mentre le donne agitavano sciarpe e veli in segno di saluto, la nave riprese il mare. 

Odisseo e il cavallo di Troia


Dopo la morte di Achille, il principale eroe acheo divenne Odisseo, il quale portò a termine la guerra non più con le sole armi ma soprattutto con l'astuzia. Due erano gli ostacoli da superare: privare la città di Troia della sacra effige di Pallade Atena e abbattere le mura della città che erano state costruite da Apollo e Poseidone con l'aiuto di Eaco, un parente di Achille, e solo un discendente di questi avrebbe potuto distruggerle. 

La morte di Achille

 

Perduto il loro più forte guerriero, i troiani vedevano ormai vicina la caduta della loro città. Nuovi alleati vennero in loro soccorso: le Amazzoni, le celebri donne guerriere temute da tutti i popoli dell'Asia, ma Achille uccise la loro regina, Pentesilea; gli Etiopi, feroci popoli africani, ma il re, Memnone, cadde, lo stesso sotto i colpi dell'eroe acheo. 

L'ira di Achille

 

Nel decimo anno avvenne qualcosa che avrebbe potuto essere fatale per gli Achei. Un giorno giunse al campo acheo un sacerdote di Apollo, Crise, chiedendo di parlare con il duce Agamènnone e quando fu al suo cospetto, gli si gettò ai piedi scongiurandolo di restituirgli la figlia, che teneva prigioniera da tempo. 

Agamennone non solo rifiutò di farlo, ma giunse a insultare il vecchio sacerdote, che tornò a Troia maledicendo gli Achei; ed il dio Apollo, sdegnato nel vedee così offeso un suo fedele, lo vendicò mandando nel campo acheo una terribile pestilenza. 

Incapaci di vincere quel flaggello, i principi achei pretesero allora che il loro duce restituisse al padre la bella Criseide, e questi fu costretto a farlo, ma pretese in cambio una schiava di Achille, Briseide, figlia di Brise, sacerdote di Zeus.

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