Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

La morte di Achille

 

Perduto il loro più forte guerriero, i troiani vedevano ormai vicina la caduta della loro città. Nuovi alleati vennero in loro soccorso: le Amazzoni, le celebri donne guerriere temute da tutti i popoli dell'Asia, ma Achille uccise la loro regina, Pentesilea; gli Etiopi, feroci popoli africani, ma il re, Memnone, cadde, lo stesso sotto i colpi dell'eroe acheo. 

Infine si delineò per gli assediati un'ultima speranza. Achille si invaghì di una figlia di Priamo, Polissena, e iniziò segrete trattative per ottenerla in moglie e porre così fine alle ostilità. Ma il destino di Troia era ormai segnato, e nulla poteva cambiarlo.

Un giorno Achille, lasciato il campo si avviò verso un tempio di Apollo, dove doveva incontrarsi con i principi troiani per prendere gli ultimi accordi sulle nozze. Paride, che non sapeva nulla, lo scorse da lontano e, convinto di salvare la sua città, scoccò contro di lui una freccia, che raggiunse l'eroe nell'unica parte vulnerabile del suo coprpo, il tallone.

Così il meno valido dei guerrieri troiani uccise il più valoroso degli eroi achei. Aiace e Odisseo riportarono al campo greco il cadavere che fu onorato con giochi funebri e solenni funerali. 

Fu deciso di dare le armi di Achille al più valoroso dei guerrieri achei rimasti, e questi, per giudizio di tutti, fu Odisseo. 

 

 

Continua...Odisseo e il cavallo di legno

Torna all'inizio della storia della Guerra di Troia