Le nozze di cui parliamo riguardavano appunto Elena, che era considerata la più bella delle donne greche.
In realtà era così bella che, ancor ragazzina, aveva fatto girare la testa a uno dei più illustri eroi greci, Teseo, che conosceremo più avanti. E questi non potendola avere in moglie perchè troppo giovane, era giunto addirittura a rapirla. Ma la fanciulla era stata presto liberata dai fratelli, Castore e Polluce.
Ancor peggio andarono le cose quando la bella principessa fu in età da marito. Quasi tutti i principi della Grecia vennero a chiedere la sua mano, e Tindaro non sapeva come cavarsela con tanti pretendenti ognuno dei quali avrebbe potuto divenire un nemico se fosse stato respinto.
Gli venne però in aiuto un eroe considerato il più astuto dei Greci, Odisseo, o, come lo chiamarono i Romani, Ulisse, il quale lo consigliò di far giurare solennemente a tutti i pretendenti di rimanergli amici quale che fosse lo sposo che Elena avrebbe scelto, e di sostenere per di più questo sposo contro chiunque gli facesse torto.
I principi greci giurarono, e la bella Elena, invitata a fare tra loro la sua scelta, concesse la propria mano a Menelao, un valoroso principe di Argo, che aveva fatto molta impressione su di lei con la sua bionda e fluente chioma.