L'India ebbe una vastissima produzione di miti dal carattere particolare. Infatti il mito indiano nacque da un senso di religiosità profonda, portato a vedere, nelle fiabe, più o meno incredibili, non solo la semplice espressione dei poteri straordinari degli dèi ma il simbolo di una verità assoluta che doveva essere attentamente meditata e avvicinata.
Nella mitologia indiana distinguiamo due grandi momenti: quello più antico, fra il 2000 e il 1500 a.C., nel quale gli Arya (popolo di invasori detti Arya, di stirpe e lingua indoeuropea) non si erano ancora affermati, e quello più recende, dopo l'800 a. C., che rispecchia la fusione fra i vari popoli.
Il primo periodo è detto "vedico" perchè in esso predominano i miti contenuti nei più antichi libri sacri indiani, i Veda; il secondo è detto "epico" perchè appaiono in esso i due massimi poemi indiani, il Mahabharata e il Ramayana, i quali, pur narrando vicende epiche, ci presentano la più matura religione dell'India.
Il primo periodo è il più importante anche se presenta la religione indiana in forme ancora primitive, perchè in esso ha le sue basi la vera religiosità dell'India. Gli Arya, sebbene più progrediti nella tecnica, avevano infatti una civiltà meno evoluta di quella dei popoli da loro sottomessi e ne subirono l'influenza.
Il passaggio dal primo al secondo periodo è caratterizzato dall'evoluzione del primitivo politeismo verso una concezione sostanzialmente monoteista, che affermava cioè una divinità unica anche se tale da esprimersi in varie forme e in varie personalità divine.
Gli dèi del periodo vedico
Gli dèi del periodo epico
L'origine del mondo
I miti di Shiva
La leggenda di Rama