Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Il mito olimpico della creazione

Il mito patriarcale di Urano fu accettato ufficialmente con l'avvento della religione olimpica.


In principio era il Caos
Fra le molte tradizioni che hanno conservato gli elementi principali del mito greco, un posto particolare spetta alla Teogonia in cui il poeta Esiodo, vissuto tra l’VIII e il IX secolo a.C, canta le origini dell’universo e le stirpi degli dèi.

In principio è il Caos, realtà indefinita, oscura e primordiale, che non necessita di un creatore autonomo e preesistente. 

Da Caos emerge Gea (la terra), poi si producono gli attributi specifici del cosmo:
Eros
, impulso iniziale e forza generatrice; le tetre figure di
Erebo
e Notte, manifestazioni del vuoto e del buio senza confini;
Ponto
(il mare) con cui Gea, la grande madre, genera mostri e figure semidivine legate ai cicli vitali, e da cui discenderà la stirpe degli umani. L’apparizione di
Urano
, il cielo stellato, introduce l’elemento maschile opposto a Gea, terra e madre.

Dall’unione di Gea e Urano nascono le diverse forze attive dell’universo che rappresentano fenomeni atmosferici e vulcanici, acque, corpi celesti o addirittura concetti astratti come la giustizia.
Via via che Gea gli partorisce figli, Urano li nasconde nella profondità della terra, dentro la madre stessa, finché Gea, esausta, incita alla rivolta la sua progenie.

A capo di essa si pone prepotentemente Crono, che si impadronisce del potere e mutila il padre evirandolo: dal sangue del membro di Urano, fecondato dalla Terra, nascono i Giganti e le Erinni, mentre dal suo seme, schizzato in mare, si produce la spuma che genera Afrodite.

Ma anche Crono, che ha sposato la sorella Rea, assume, nei confronti dei figli, lo stesso atteggiamento del padre: appena nati li divora e, come Urano, subisce la sconfitta per mano di uno di essi.

Zeus, che è scampato alla sua ferocia, lo costringe a rivomitare i fratelli e da essi è riconosciuto capo supremo. Finalmente, dopo una serie di lotte contro le “antiche” divinità, Zeus, i suoi fratelli e la sua progenie impongono l’ordine olimpico sull’universo.

Per riassumere: dal CAOS nascono:
GEA, EREBO, EROS, NOTTE, PONTO.
GEA genera Urano e insieme generano:
TITANI , CRONO E REA
Dalle gocce di sangue sgorgate dall’evirazione di Urano nascono:
ERINNI, GIGANTI,
mentre dal seme di Urano schizzato in mare nasce:
AFRODITE
Da Crono e Rea
nascono ESTIA, DEMETRA, ERA, ADE, POSIDONE, ZEUS
Da Zeus nascono numerose altri dei e semidei…ma altrove l’ardua sentenza.