Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Il faraone Ramesse II

Ramesse II, terzo faraone della XIX dinastia,  Nuovo Regno 1552-1069 a.C., regnò dal 1289 al 1224 a.C., rappresenta il potere che ebbe l'Egitto nel periodo del suo massimo splendore politico ed economico.

Il Faraone indossa il Chepresh o corona di guerra. Su di essa appare il cobra, simbolo della dea Uadyet, patrona del Basso Egitto. 

Egli vinse sui suoi nemici del Nord -gli Ittiti- e del Sud - i Nubi - e ciò gli permise di ampliare le frontiere dell'Egitto. Fu in questa epoca che le attività commerciali prosperarono e richiamarono gente proveniente dall'Asia e dalle isole dell'Egeo. Così anche la società egizia assimilò nuove usanze.


Ma andiamo per gradi: Ramesse già in giovane età si distinse nell'arte della guerra, e durante la prima parte del lungo regno, intraprese numerose campagne militari tra cui ricordiamo la campagna condotta contro gli Ittiti, che  si concluse con un patto, stretto tra i due imperi più grandi del momento. 

Anche l'attività architettonica rivestì un ruolo molto importante durante il suo regno. Egli fece erigere grandi templi, come quello di Abu Simbel e il Ramesseo (una piccola città dove si intrecciavano la vita laica e quella religiosa) e creò una nuova capitale, Pi-Ri'Amsese, nel Delta. 

Ramesse si distinse anche nell'ambito domestico. Alcuni testi dell'epoca ci ricordano che ebbe otto mogli, tra le quali si contano due delle sue figlie e una delle sue sorelle, oltre a disporre di un popolato harem. Se i documenti dell'epoca attribuiscono a Ramesse molte mogli, allo stesso modo gli attribuiscono circa un centinaio di figli.

Egli ebbe si molte spose, ma fra tutte, la sua favorita fu *Nefertari, alla quale, il farone dedicò diversi monumenti, come il Tempio Piccolo di *Abu Simbel. In una pittura proveniente dalla sua tomba nella Valle delle Regine, Nefertari è rappresentata mentre si gioca il destino della sua anima al senet, un gioco che somigliava ai nostri scacchi. Ella indossa un ampio vestito di lino bianco e la sua acconciatura riprende la forma della dea avvoltoio Nekhbet.

In ogni caso, le opere di Ramesse, destano tuttora ammirazione e i suoi resti incutono timore. Sembra, infatti, che la sua mummia, esposta in una sala del Museo Egizio del Cairo, alzò un braccio davanti a una folla di visitatori. Questo fenomeno, inusuale, fu attribuito a una contrazione dei muscoli mummificati, dovuta al calore.

Per concludere potremmo riassumere così il carattere del faraone Ramesse: 

Ramesse costruttore, Ramesse guerriero, Ramesse una calamità per il nemico

Ramesse protetto da Amon: in un rilievo rinvenuto nel tempio di Karnak il faraone rende omaggio ad Amon, dio protettore del Regno. Per lui, il re fece incidere sulla pietra un'infinità di preghiere con la speranza che lo favorisse nelle guerre che ampliavano e mantenevano il potere dell'Egitto. In questo rilievo, Ramesse è rappresentato circondato dalla triade tebana: Amon, seduto sul trono, sua moglie Mut e suo figlio Khonsu.

Cosa dire? la fama di Ramesse continua ad essere viva ancora oggi. Oggi che egli riposa in una sala climatizzata adatta alla conservazione delle mummie.

 

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*Il nome Nefertari significa "la bella". Una bellezza che purtroppo fu stroncata da una morte prematura, quando ella aveva solo trent'anni. 

*Abu Simbel. In questo luogo della Nubia si trovano due templi scavati nella montagna che, negli anni Sessanta, furono spostati per salvaguardarli dalle acque della diga di Assuan. Nel Tempio Grande due coppie di colossi che rappresentano il faraone fiancheggiano l'entrata. Il Piccolo Tempio, sulla destra, era dedicato ad Hator e a Nefertari. Con la costruzione di questi monumenti, il faraone lasciò traccia evidente del suo dominio dulla Nubia.