I Greci ebbero una religione di tipo politeista antropomorfico, basata cioè sul culto di molti dei, risultato di un lento e complesso processo di formazione, la cui origine risale ai tempi in cui l’uomo venerava le forze della natura.
Tracce di culti animisti della pietra, della pianta, dell’animale sono ancora visibili in qualche divinità. Intorno al II millennio a.C., con le prime migrazioni dei popoli orientali, i Greci conobbero e venerarono le divinità antropomorfe, che si sovrapposero ai primitivi culti indigeni. Inizialmente, queste divinità di aspetto umano ebbero carattere più pauroso che benevolo, ma in seguito divennero più miti e assunsero il ruolo di protettrici della vita statale e spirituale.
Nel corso dei secoli, con lo sviluppo della civiltà greca, la religione subì profonde trasformazioni. In epoca storica si aggiunsero culti e riti importati dall’Oriente, le sacre narrazioni del mito divennero sempre più articolate e complete e la vita dei Greci venne scandita da ricorrenti ed importanti feste religiose. La religione dei Greci fu in seguito in gran parte ripresa dai Romani.
Inno al Nilo
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a
sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.
Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.
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