Dea delle biade e della fertilità dei campi, Dèmetra, che i Romani chiamarono Cèrere, è, tra gli dèi della Grecia, la divinità madre per eccellenza. La sua origine è antichissima: sembra infatti che sia una divinità indoeuropea portata in Grecia dalle prime migrazioni achee. Come sappiamo, era figlia di Crono e Rea, al pari di Zeus. Secondo un mito antico andò sposa a un mortale, Issìone, dal quale avrebbe avuto il dio Pluto, protettore della ricchezza e, in particolare, della ricchezza dei campi; ma queste nozze hanno scarsa importanza.
Molto più importanti furono invece quelle con Zeus, di cui Dèmetra fu una delle prime mogli e al quale diede una figlia famosa, Persèfone, chiamata Prosèrpina dai Romani. Tutta la personalità di Dèmetra si compendia infatti nei suoi rapporti con questa fanciulla e nel profondo e doloroso amore che la legò a lei. Perchè Dèmetra doveva essere anzitutto la dea della maternità, degli affetti e in particolare delle pene di tutte le madri.
Intorno a lei vi fu sempre un'aura di rispettosa e commossa compassione; i riti a lei dedicati furono i più segreti, riserbati solo agli iniziati. Celebri in tutta l'antichità furono quelli che si celebravano a Eleusi, i cosiddetti "misteri eleusini", che avvenivano ogni 5 anni e duravano nove giorni, con la partecipazione di pellegrini che giungevano da tutte le città greche per onorare il mistero della maternità.
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