Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Ade

Dio dei morti e del suo regno, fratello di Zeus e di Poseidone. Dopo la deposizione di Crono e la spartizione dell'universo, Ade ottenne il mondo sotterraneo, sul quale regnò assieme alla ninfa Persefone, rapita dal mondo terreno.

Noto anche col nome di Plutone, signore delle ricchezze, perché sia i raccolti sia i metalli preziosi erano considerati appartenenti al regno degli Inferi, Ade era un dio spietato, che non permetteva a nessuno di fare ritorno nel mondo dei viventi.

Il suo regno sotterraneo, situato nelle lontane regioni dell'Occidente, era formato dall'Erebo, luogo dove approdavano le anime dei trapassati, e dalle profondità del Tartaro, in cui gli dèi avevano imprigionato i Titani.

Era un luogo cupo, separato dal mondo da fiumi dall'aspetto desolato e minaccioso; veniva custodito da Cerbero, un cane con tre teste e la coda di drago, mentre a un vecchio barcaiolo, Caronte, toccava il compito di traghettare le anime dei morti attraverso le paludi dell'Acheronte.

Nell'oscurità degli Inferi aveva sede il palazzo di Ade, rappresentato come una dimora fatiscente con molti cancelli, affollata di anime e popolata di demoni.

Nelle leggende più tarde il regno degli Inferi viene distinto in due luoghi separati: l'Elisio, luogo della ricompensa ultraterrena dei buoni, e il Tartaro, dove vengono puniti i malvagi.