Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

A fianco del Dio Ra: i miti

I miti che coinvolgono Ra sono numerosi e variegati e riflettono il suo ruolo centrale nella mitologia egizia. 

Da ricordare Il viaggio notturno di Ra : un viaggio attraverso il regno dei morti. Qui egli assumeva la forma di un vecchio uomo vulnerabile. In questo stato, doveva superare numerosi pericoli e prove prima di sorgere di nuovo all'alba, simboleggiando il ciclo eterno della vita, della morte e della rinascita.


Questo mito del viaggio notturno di Ra offriva agli antichi egizi un conforto spirituale e una visione della vita e della morte all'interno di un ordine cosmico più ampio. Era anche un'importante fonte di ispirazione per i rituali funerari e le pratiche religiose legate alla morte e alla sepoltura nell'antico Egitto.

Approfondiamolo insieme.

**La discesa nell'oltretomba**: Ogni notte, Ra intraprende un viaggio nell'oltretomba, il regno dei morti, simboleggiando la sua morte temporanea e il suo ritorno al mondo degli antenati. Durante questo viaggio, Ra assume una forma diversa, spesso quella di un vecchio uomo vulnerabile o di un dio misterioso.

**Le prove e i pericoli**: Durante il suo viaggio, Ra affronta numerose prove e pericoli nel regno dei morti. Queste sfide possono includere incontri con divinità oscure, creature demoniache o ostacoli magici che cercano di impedirgli il passaggio.

**Il superamento degli ostacoli**: Nonostante le difficoltà, Ra riesce sempre a superare gli ostacoli nel suo cammino attraverso l'oltretomba. Il suo coraggio, la sua saggezza e la sua conoscenza divina gli permettono di affrontare le prove e di emergere vittorioso.

**La rinascita all'alba**: Quando l'alba si avvicina, Ra emerge dall'oltretomba e risorge nel mondo dei vivi, simboleggiando la rinascita del sole e il trionfo della luce sulle tenebre. Questo momento segna l'inizio di un nuovo giorno e il ciclo eterno della vita, della morte e della rinascita.

**Il significato simbolico**: Il viaggio notturno di Ra ha un profondo significato simbolico nell'antica cosmologia egizia. Rappresenta il ciclo naturale della vita e della morte, così come il costante movimento del sole attraverso il cielo. Inoltre, simboleggia anche il viaggio dell'anima attraverso l'oltretomba dopo la morte, con la speranza di una rinascita e di un nuovo inizio.

Wikipedia


Il mito della separazione di Ra da Iside è un racconto che narra un episodio significativo nella mitologia egizia, focalizzato sulla ricerca del nome segreto di Ra e sulla sua importanza per il mantenimento dell'ordine cosmico. 

In questo racconto 

C'è Il contesto mitologico**: Secondo il mito egizio, Ra era il dio supremo e il creatore del mondo, mentre Iside (o Isis) era una delle divinità più importanti, nota per la sua saggezza, il suo potere magico e il suo amore per l'umanità. Insieme, Ra e Iside incarnavano l'ordine e l'armonia nel cosmo.

C'è La decisione di Ra di ritirarsi**: In alcuni racconti, Ra decide di ritirarsi dal mondo dopo aver regnato per un lungo periodo di tempo. Ritiene che il suo potere sia diminuito e che sia giunto il momento di cedere il controllo agli dei più giovani.

C'è Il declino dell'ordine**: Tuttavia, senza la presenza di Ra, il mondo inizia a sprofondare nel caos e nell'oscurità. Le acque del Nilo si prosciugano, le piante muoiono e gli abitanti della Terra soffrono a causa della mancanza di luce e di prosperità.

C'è La ricerca del nome segreto di Ra**: Iside, preoccupata per il declino del mondo, si rivolge a Thot, il dio della saggezza, per trovare una soluzione. Thot rivela che il potere di Ra è legato al suo nome segreto e che se Iside riuscisse a scoprirlo, potrebbe utilizzarlo per ristabilire l'ordine e la prosperità nel mondo.

C'è Il recupero del nome segreto**: Con l'aiuto di Thot, Iside elabora un piano per recuperare il nome segreto di Ra. Prepara una trappola magica e riesce a intrappolare Ra, facendogli rivelare il suo nome segreto in un momento di debolezza.

Infine C'è Il ritorno di Ra**: Una volta che Iside ha ottenuto il nome segreto di Ra, lo utilizza per ristabilire l'ordine e la prosperità nel mondo. Ra ritorna al suo ruolo di sovrano supremo e il suo potere si rinnova, garantendo così la continuità dell'ordine cosmico.

Questo mito della separazione di Ra da Iside rifletteva la concezione egizia dell'ordine e della stabilità nel cosmo, così come la credenza nel potere dei nomi e delle parole magiche. Mostrava anche il ruolo fondamentale di Iside come protettrice dell'umanità e come figura che lavorava per il bene comune e il mantenimento dell'ordine divino.

Il mito egizio della creazione degli uomini è una parte importante della mitologia egizia che racconta l'origine dell'umanità e il ruolo degli dei nella sua creazione. Ci sono varie versioni del mito, in questa sede ne condividerò una delle interpretazioni più comuni.

Secondo questo mito:

Dopo aver creato il mondo e tutti gli esseri viventi, gli dei decidono di popolare la Terra con esseri umani. Questa decisione riflette il loro desiderio di avere creature intelligenti che possano adorarli e servirli.

Essi decidono di creare gli uomini dalla terra stessa, plasmando il corpo degli esseri umani dal fango o dall'argilla del Nilo. Questo atto di creazione rappresenta il legame profondo tra l'umanità e la terra e sottolinea la natura sacra della vita umana.

Dopo aver plasmato i corpi degli uomini, gli dei soffiano il respiro della vita nei loro corpi, donando loro l'anima e l'individualità. Questo atto divino conferisce agli esseri umani la capacità di pensare, sentire e agire autonomamente.

Dopo la creazione degli uomini, gli dei forniscono loro istruzioni su come vivere in armonia con il mondo e come adorarli correttamente. Insegnano agli uomini le arti e le scienze, così come le leggi divine che regolano il comportamento umano.

Gli uomini sono visti come parte integrante dell'ordine cosmico stabilito dagli dei. Essi hanno il compito di adorarli e servirli,  così come di mantenere l'equilibrio e l'armonia nel mondo attraverso il loro comportamento virtuoso e la loro osservanza delle leggi divine.

Questo mito della creazione degli uomini rifletteva la concezione egizia dell'umanità come parte integrante dell'ordine divino e della natura stessa. Mostrava anche il ruolo dei dei come creatori e guide degli esseri umani, così come la responsabilità degli uomini nel vivere in armonia con il mondo e nel mantenere l'ordine cosmico.

La storia della malattia degli occhi di Ra è un racconto significativo all'interno della mitologia egizia che narra un episodio in cui il dio del sole, Ra, diventa malato e soffre di un'infiammazione agli occhi. Questo mito offre diversi elementi simbolici e spiega anche alcuni aspetti della natura e del mondo naturale secondo la visione egizia.

Ecco la storia: 

In molte versioni del mito, Ra diventa malato a causa di un'infiammazione agli occhi. La causa precisa della malattia varia a seconda della versione del racconto, ma spesso è attribuita a un qualche tipo di sconfitta o maledizione inflitta da un dio o una forza maligna. In una delle versioni più note, la malattia è causata da un serpente chiamato Apep (o Apophis), la personificazione del caos e dell'oscurità, che sputa veleno negli occhi di Ra durante la sua battaglia contro di lui.

Ra soffre terribilmente a causa della sua malattia agli occhi. L'infiammazione provoca un dolore intenso e Ra è incapace di guarire da solo. La sua sofferenza è così grande che minaccia la sua stessa esistenza e il suo potere di portare luce e vita al mondo.

Gli altri dei e dee dell'antico Egitto si affrettano ad aiutare Ra nella sua sofferenza. Thot, il dio della saggezza e della medicina, suggerisce che la linfa di un albero chiamato "Seth" potrebbe avere proprietà curative. La linfa di questo albero, simboleggiante il potere di Seth, viene utilizzata per guarire gli occhi infiammati di Ra.

Dopo aver ricevuto il rimedio, Ra applica la linfa dell'albero Seth sugli occhi e, miracolosamente, guarisce dalla sua malattia. I suoi occhi vengono ristorati e la sua vista ripristinata, permettendogli di continuare il suo viaggio attraverso il cielo e di portare luce e vita al mondo.

**Il significato simbolico**: Questo mito offre diversi significati simbolici. La malattia di Ra e la sua guarigione rappresentano il costante equilibrio tra luce e oscurità, ordine e caos nell'universo. La linfa dell'albero Seth, simbolo del potere divino di guarigione, rappresenta la vittoria dell'ordine divino sulle forze del male e della malattia.

In sintesi, la storia della malattia degli occhi di Ra è un mito ricco di simbolismo che spiega l'origine della malattia e della guarigione secondo la mitologia egizia, mentre riflette anche sulle forze cosmiche in costante lotta nell'universo.


Il mito della fusione di Ra con Osiride e Horus è un racconto significativo nella mitologia egizia che evidenzia il concetto di sincretismo divino, dove le caratteristiche e gli attributi di diverse divinità vengono fuse insieme per creare una nuova entità divina. Questo mito riflette la continua evoluzione e reinterpretazione delle divinità nell'antico Egitto, così come le relazioni complesse tra di loro.

Ra è il dio supremo del sole e della creazione nell'antico pantheon egizio. Osiride è il dio della morte, della rinascita e del regno dei morti, mentre Horus è il dio del cielo, della guerra e della protezione reale. Ognuno di questi dei ha una sfera di influenza distintiva e un insieme unico di attributi e caratteristiche.

In alcune interpretazioni del mito, Ra viene sincretizzato con Osiride e Horus, creando così una nuova divinità che unisce le caratteristiche e gli attributi di tutte e tre le divinità. Questo atto di fusione rappresenta l'idea che tutte le divinità sono essenzialmente una sola e che le loro sfere di influenza si sovrappongono e si integrano reciprocamente.

**Il simbolismo della fusione**: La fusione di Ra con Osiride e Horus rappresenta l'unità e l'armonia nell'universo, così come la continuità e la ciclicità della vita e della morte. Ra, come dio del sole, rappresenta la luce e la vita, mentre Osiride, come dio della morte e della rinascita, rappresenta l'oscurità e la rinascita. Horus, nel frattempo, rappresenta l'equilibrio e la giustizia, simboleggiando il costante ciclo del giorno e della notte, della vita e della morte.

La fusione di divinità come Ra, Osiride e Horus aveva importanti implicazioni religiose nell'antico Egitto. Mostrava che tutte le divinità erano essenzialmente interconnesse e che ognuna contribuiva in modo unico all'ordine e all'armonia dell'universo. Inoltre, la fusione divina rifletteva anche il sincretismo religioso che era comune nell'antico Egitto, dove le divinità potevano essere viste come manifestazioni diverse di una singola forza divina.

In sintesi, il mito della fusione di Ra con Osiride e Horus è un esempio del modo in cui le divinità nell'antico Egitto potevano essere fuse insieme per creare nuove interpretazioni e manifestazioni divine, sottolineando al contempo l'unità e la complessità del pantheon egizio.




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