Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

India: La leggenda di Rama

La leggenda di Rama è un importante racconto epico dell'India antica, noto come il Ramayana. Questa epopea è stata tramandata principalmente attraverso testi sanscriti, tra cui il Ramayana di Valmiki e il Ramcharitmanas di Tulsidas.

Il protagonista della storia è Rama, considerato un principe ideale e un avatar del dio Vishnu. La storia racconta delle sue avventure, principalmente la sua missione di salvare sua moglie Sita, rapita dal malvagio re demone Ravana.

Rama con la consorte Sita
fonte wikipedia

L' elemento fondamentale della leggenda di Rama nel Ramayana è il suo esilio, questo, infatti, è visto come una dimostrazione dei suoi valori morali e della sua virtù. Nonostante l'ingiustizia subita, Rama accetta il suo destino con equanimità e senza risentimento. La sua lealtà al dovere, la sua devozione verso il padre e la sua forza morale diventano esempi di virtù eroica e sacrificio personale.

Ma andiamo per gradi: perchè Rama viene esiliato?
Rama è il principe ereditario di Ayodhya e l'incarnazione divina di Vishnu, e viene esiliato dal suo regno per quattordici anni. Questo accade a seguito di una serie di eventi, tra cui l'ascesa al trono del regno di Ayodhya del padre di Rama, re Dasharatha.

Dasharatha, sotto l'influenza della seconda moglie Kaikeyi, promette di concedere due desideri a lei, che in precedenza aveva salvato la vita del re. Kaikeyi chiede che il suo figlio preferito, Bharata, diventi re e che Rama, il figlio maggiore di Dasharatha, venga esiliato per quattordici anni. Dasharatha, pur essendo devastato dalla richiesta, è costretto ad adempiere alla sua promessa.

Nonostante Rama fosse ben consapevole dell'ingiustizia della richiesta di Kaikeyi, accetta l'esilio senza esitazione, dimostrando il suo rispetto per il dovere filiale e la parola data dal padre. Egli decide di partire volontariamente per l'esilio insieme alla sua devota moglie Sita e al fedele fratello Lakshmana, nonostante le suppliche dei suoi sudditi e dei membri della famiglia reale.

Rama, Sita e Lakshmana trascorrono gli anni dell'esilio vagando per le foreste della regione, vivendo una vita semplice e modesta. Questo ambiente selvaggio e rigoglioso offre molte sfide e opportunità. Devono imparare a sopravvivere nella foresta, cacciare per il cibo, trovare rifugi sicuri e navigare attraverso terreni accidentati e pericolosi.

Durante il loro esilio, Rama, Sita e Lakshmana incontrano vari santi, eremiti e asceti che risiedono nelle foreste. Questi incontri spesso portano a scambi di conoscenze spirituali e consigli preziosi su come affrontare le prove della vita.

Prima dell'inizio del loro esilio, Rama e Lakshmana accompagnano il saggio Vishwamitra in una missione per proteggere i suoi sacrifici rituali dai demoni. Questo incontro iniziale segna l'inizio delle avventure di Rama e dei suoi compagni.

Durante l'esilio incontrano il grande poeta e saggio Valmiki, autore del Ramayana. Valmiki fornisce loro rifugio e saggezza, e in seguito diventa il narratore dell'epopea stessa.

Essi incontrano anche il saggio Agastya, noto per la sua profonda conoscenza delle scritture e per il suo potere spirituale. Agastya benedice Rama e i suoi compagni, fornendo loro incoraggiamento e consigli.

Durante il loro esilio, Rama, Sita e Lakshmana incontrano il saggio Sharabhanga, che offre loro saggezza e orientamento spirituale. Sharabhanga prevede anche il loro futuro e li guida attraverso le loro prove.

Certamente questi sono solo alcuni dei molti incontri significativi che Rama, Sita e Lakshmana fanno con santi e saggi durante il loro esilio. Ognuno di questi incontri contribuisce alla loro crescita spirituale e li aiuta ad affrontare le sfide che incontrano lungo il loro cammino.



Durante il loro lungo esilio, i tre compagni di viaggio, devono affrontare anche numerosi demoni descritti come creature diaboliche, dotate di poteri sovrannaturali e determinate a ostacolare Rama nel suo percorso.
  1. Tataka è una potente demone femminile che abita nella foresta. Lei e suo figlio Maricha sono responsabili di creare il caos e terrorizzare gli abitanti della zona. Rama e Lakshmana affrontano Tataka e, con il consiglio del saggio Vishwamitra, Rama la uccide per liberare la foresta dalla sua tirannia.

  1. Dopo la morte di Tataka, suo figlio Maricha cerca vendetta contro Rama. Assieme al suo compagno Subahu, intraprendono un attacco contro Rama e Lakshmana, ma vengono sconfitti.


  2. Shurpanakha è la sorella del re demone Ravana e si innamora di Rama. Quando Rama la rifiuta gentilmente, Shurpanakha cerca di uccidere Sita. Questo porta a uno scontro tra Rama e Lakshmana e i demoni di Ravana.


  3. Dopo che Shurpanakha viene ferita da Rama e Lakshmana, i suoi fratelli Khara e Dushana vengono in suo soccorso. Scoppia una battaglia tra Rama e i suoi seguaci e i demoni di Ravana, durante la quale Rama sconfigge entrambi i demoni.

  1. Ma , Ravana, il potente re demone di Lanka, apprende della bellezza straordinaria di Sita e sviluppa un desiderio irrefrenabile per lei. Determinato a possederla, Ravana elabora un piano per rapire Sita e portarla a Lanka. Egli invia il suo seguace, il demone Mareecha, sotto forma di un dorato cervo magico per attirare l'attenzione di Rama e Lakshmana lontano dal luogo in cui Sita si trova.


  2. Sita, colpita dalla bellezza del cervo, chiede a Rama di catturarlo, nonostante l'avvertimento di Lakshmana sulla sua natura ingannevole. Approfittando della lontananza di Rama e Lakshmana, Ravana si presenta sotto le spoglie di un saggio eremita e, dopo aver ingannato Sita, la rapisce portandola via verso Lanka. Nonostante Sita abbia cercato aiuto, sia invocando la terra che l'aria, nessuno riesce a impedire il rapimento.


  3. Rama e Lakshmana, tornati dal loro inseguimento del cervo, trovano Sita scomparsa e scoprono da un uccello Jatayu ferito che Sita è stata rapita da Ravana. Inizia così una lunga e disperata ricerca per trovare Sita, durante la quale incontrano varie sfide e ricevono l'aiuto di alleati, come il generale delle scimmie Hanuman.


  4. Infine raggiungono Lanka, Rama e il suo esercito affrontano Ravana in una grande battaglia per salvare Sita. La guerra culmina nella morte di Ravana per mano di Rama e nella liberazione di Sita.


Rama e Sita

Il rapimento di Sita è un evento cruciale che porta a una serie di sviluppi significativi nella trama del Ramayana, incluso lo svolgersi della guerra tra Rama e Ravana e la dimostrazione della lealtà e della forza di Sita nei confronti di Rama. Questo episodio riflette anche temi più ampi, come l'amore, la devozione, la lealtà e il conflitto tra il bene e il male.


Rama, dopo aver sconfitto il re demone Ravana e liberato sua moglie Sita, torna ad Ayodhya con la sua sposa e il suo esercito di scimmie. Questo evento è uno dei momenti culminanti dell'epopea e rappresenta la vittoria del bene sul male, la giustizia sull'ingiustizia e la virtù sulla malvagità. Il suo ritorno segna l'inizio di un'epoca di pace e prosperità per il regno.

Il ritorno di Rama ad Ayodhya è celebrato con feste, processioni e offerte di ringraziamento ai deva (divinità). Le persone esprimono la loro gioia e gratitudine per la vittoria di Rama attraverso canti, danze e cerimonie religiose.

Dopo la sua incoronazione, Rama inizia a governare il suo regno con giustizia e saggezza, ripristinando l'ordine e la pace ad Ayodhya. Il suo governo è caratterizzato dalla benevolenza e dall'equità, e il popolo lo accetta come un re amato e rispettato.

Il ritorno trionfale di Rama nell'epopea del Ramayana è un momento di grande gioia e felicità per i personaggi principali e per il popolo di Ayodhya. Rappresenta il trionfo della virtù, della devozione e della giustizia e rimane uno dei momenti più celebrati e amati nella mitologia indiana.

Il Ramayana è molto di più di una semplice storia di avventure, è anche un testo filosofico e morale che affronta temi come la virtù, il dovere, la lealtà, l'amore e la devozione.

La leggenda di Rama ha avuto un'influenza significativa sulla cultura indiana, influenzando letteratura, arte, teatro, danza e religione. È considerato uno dei testi più importanti e amati della tradizione indiana.


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