Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

I Miti Greci: Il mito Pelasgico della creazione

All'inizio è il Caos e Eurinome, la Dea di tutte le Cose, emerse nuda da esso. Non trovando nulla di solido per posare i piedi divise il mare dal cielo e intrecciò una danza sulle onde.

Sempre danzando si diresse a sud e il vento che la seguiva le parve qualcosa di nuovo e distinto e pensò di iniziare con lui l'opera della creazione. 

Quindi si voltò di scatto, afferrò il Vento del Nord e lo soffregò tra le mani: ed ecco che apparve il gran serpente Ofione. Eurinome continuava a danzare, e danzava con ritmo sempre più selvaggio finchè Ofione, acceso di desiderio, la avvolse nelle sue spire e si accoppiò con lei. 

Il Vento del Nord, detto anche Borea, è un vento fecondatore, sembra che le cavalle accarezzate dal suo soffio, concepiscono puledri senza l'aiuto di uno stallone. E così anche Eurinome rimase incinta. 


Trasformatasi in colomba, Eurinome, depose l'Uovo Universale e  Ofione vi si avvolse intorno e lo riscaldò fino a quando non si schiuse e da esso uscirono tutte le cose esistenti. Le figlie di Eurinome.

Furono generati, così, il sole, la luna, i pianeti, le stelle, la terra con i suoi monti, con i suoi fiumi, con i suoi alberi e con le erbe e le creature viventi

Eurinome e Ofione si stabilirono sul Monte Olimpo. Ma presto iniziarono a discutere su chi fosse il creatore dell'Universo. Eurinome, allora, lo colpì alla bocca con un calcio, gli spezzò tutti i denti e lo relegò nelle buie caverne sotterranee. 

La dea poi creò le sette potenze planetarie e mise a capo di ciascuna di esse un Titano e una Titanessa: Tia e Iperione al Sole
Febe e Atlante alla Luna
Dione e Crio al pianeta Marte
Meti e Ceo al pianete Mercurio
Temi e Eurimedonte al pianeta Giove
Teti e Oceano a Venere
Rea e Crono al pianeta Saturno

Il primo uomo fu Pelasgo, capostipite dei Pelasgi, egli emerse dal suolo d'Arcadia, subito seguito da altri uomini ai quali Pelasgo insegnò come fabbricare capanne e come nutrirsi di ghiande e cucire tuniche di pelle di porco.

Ma questo è solo un mito pre-ellenico del quale sopravvivono pochi frammenti, nella letteratura greca.


(fonte del mito I Miti Greci - Robert Graves -)

Articoli correlati: