Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Innamorato, Il Carro, La Giustizia

Altre figure degli Arcani Maggiori, prenderemo in esame la figura dell'Innamorato, del Carro, e della Giustizia  cercando di spiegare il significato di ogni figura. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth 

L'Innamorato è il sesto Arcano e ci porta nella dimensione umana. Egli rappresenta il mondo intuitivo ed emozionale, quindi anche la sfera dei sentimenti. 

Esprime la scelta  (raffigurata dalle due donne che lo attirano a sè) ma anche l'intuizione sicura che consente di optare per il meglio (la freccia di Cupido puntata verso il capo). 

L'Innamorato porta  all'incontro sul piano affettivo, favorisce il calore dei sentimenti e l'armonia nei rapporti. 

Annuncia un'unione, come il matrimonio, o un'associazione, ma significa anche la necessità di prendere  una decisione tempestiva e poi tener fede ai propri impegni.

Se negativo, segnala la dispersione di forze, salute cagionevole, scarsa maturità, gelosia. 

 

Il settimo Arcano, Il Carro, rappresenta un uomo giovane un condottiero, su un cocchio tirato da due cavalli (o da due sfingi, come nei tarocchi illustrati qui), uno è bianco e uno è nero. 

Alcuni esoteristi lo accostano ad Alessandro Magno sul carro di trionfo, altri, lo ricollegano all'auriga di Platone, simbolo della ragione che guida e orienta verso il Bene le energie contrastanti della psiche. 

La Luna sulla sua spalla rappresenta la conoscenza del passato e la memoria delle esperienze. Le ruote del carro alludono  al dinamismo, alla rapidità, alla trasformazione.

La Giustizia è una donna matura che la spada e la bilancia designano come incorruttibile. Non vive nella sfera materiale; il manto blu simboleggia infatti un livello più alto di coscienza. E' nel contempo la Nemesi e la Temide del mito greco. 

Psicologicamente, rappresenta l'uomo davanti a se stesso e ai suoi problemi e in sostanza vuole significare che ognuno deve essere giudice implacabile di sè pur astenendosi dal giudicare gli altri. 

Questo Arcano ammonisce alla prudenza nelle decisioni, ricorda la   necessità di un ordine e stimola alla ricerca di una soluzione positiva nel rifiuto di compromessi.

Se esce rovesciata o in posizione negativa, accusa l'indecisione e la slealtà, anche verso se stessi, e ammonisce contro l'irresponsabilità, il disordine e la dispersività. 



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