Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, L'Appeso, La Morte, La Temperanza

Le prossime figure degli Arcani Maggiori riguardano L'Appeso, La Morte, La Temperanza. Rispettivamente le carte numero 12-13- 14. Ma vediamo cosa ci indicano. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth.


L' Appeso è un giovane che penzola nel vuoto, con il piede sinistro (il lato della vita istintuale) legato alla terra. La sua postura simboleggia l'inversione di tutti i valori comuni. La corda lo ricollega sia al mondo visibile sia a quello invisibile. 

Il colore blu delle gambe simboleggia la volontà d'azione, che però il legame blocca e rende vana confermando il fatalismo e l'adesione forzata alla vicende del divenire materiale. 

Dal punto di vista alchemico rappresenta la via umida, l'iniziazione passiva o mistica; le braccia e il capo dell'uomo formano un triangolo che poi è sormontato dalla croce disegnata dalle gambe incrociate: secondo la tradizione ermetica il triangolo a punta in giù sormontato dalla croce è il simbolo della spiritulità che esce vittoriosa dalla sua lotta contro la materialità.

Nella carta di Wirth, dalle sacche che tiene sotto le braccia piovono a terra monete d'oro e d'argento che rappresentano la ricchezza intellettuale e spirituale che l'Appeso non tiene per se ma elargisce con generosità.

Dal punto di vista della salute rappresenta i condizionamenti e gli impedimenti, come le malattie: segnala infatti affezioni al sangue, ai bronchi e ai polmoni.

Rovesciato l'Appeso è una carta negativa: preannuncia una frattura deifinitiva in una relazione d'amore, o un fallimento. 

La Morte, la carta n° 13 è detta anche 'Arcano senza nome', è la carta del destino, simboleggiato dalla falce, espressione materiale della legge eterna della trasformazione della materia al ritmo del tempo. L'erba che rinasce intorno allo scheletro rappresenta la vittoria della vita sulla morte.

E' un Arcano che indica la fine di un ciclo con le separazioni inevitabili e l'inizio del nuovo ciclo. Quando esce, le sole forze che vengono in aiuto al soggetto sono la riflessione e l'intelligenza. 

Contrariamente a ciò che potrebbe sembrare, la Morte è piuttosto la carta del mutamento e del ricominciare, anche se in questo concetto è inclusa la fine necessaria di qualcosa che esisteva in precedenza. 

La Morte è la carta che preannuncia periodi torbidi e tempestosi, rivoluzioni sul piano collettivo, mutamenti e scelte più o meno dolorose sul piano individuale. 

Nelle questioni di salute può anche significare morte fisica. Se esce rovesciato, l'Arcano senza nome è distruzione, negazione e caos, ma non necessariamente morte fisica. 


La Temperanza, l'Arcano rappresentato da un angelo che travasa le energie vitali da un recipiente a un altro. Le ali, la ricollegano al piano umano; è la carta dei viaggi e delle professioni artistiche.

La Temperanza esprime l'equilibrio tra se stessi e il mondo circostante e le trasformazioni necessarie per raggiungere tale equilibrio: il liquido che passa da un vaso all'altro è l'energia cosmica che viene distribuita ai singoli piani di esistenza in funzione di uno sviluppo armonico di tutti gli esseri nell'Universo. 

Significa moderazione, pazienza, serenità e salute. Preannuncia imprese destinate a buona riuscita; se è circondato da carte benefiche indica buona fortuna. 

Negativa può segnalare malattie, precipuamente ai reni e alla vescica, che svolgono la stessa funzione di purificazione e travaso descritta dai due recipienti. 

Rovesciata, la carta della Temperanza, mette in guardia contro errori di tattica, difficoltà di adattamento o instabilità nociva all'equilibrio generale. 


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