Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

I Papiri della sapienza


Insegnamenti dell'antico Egitto

Sono parole che ci vengono dall'abisso del tempo.(circa cinquemila anni fa),
dalla sapienza dell'antico Egitto. La saggezza pratica della vita, espressa in mille precetti,
proverbi, aforismi e ammonimenti.
Un Egitto inedito , incredibilmente limpido, vivo e vicino a noi.

Istruzioni del principe Hergedef

(Questo è il più antico esempio di genere letterario a scopo istruttivo o "didattico". finora è venuta alla luce solo la parte iniziale del testo)

Inizio delle istruzion del principe ereditario, conte, figlio di re, Hergedef, per il figlio di cui si prende cura, Au-ib-ra.
così egli dice:

Purificati di fronte ai tuoi stessi occhi,
affinchè nessun altro ti purifichi.
Quando la prosperità è raggiunta fonda la tua casa,
prendi una donna di cuore e ti nascerà un maschio.
Quando ci si costruisce la casa
lo si fa per il proprio figlio.
Fà bene la tua dimora sepolcrale
e degna la residenza d'Occidente.
Dato che la morte ci umilia
e la vita ci esalta,
è per la vita la casa della morte.
Trova dei campi che l'acqua inondi bene,
---------------
Scegli per lui un terreno fra i tuoi campi,
che l'acqua inondi bene ogni anno.
Di lui ti giovi più che del tuo stesso figlio,
Preferiscilo persino al tuo (erede). 
Istruzioni a Kagemmi

L'uomo rispettoso prospera,
onorato è il modesto,
la tenda è aperta al silenzioso,
e ampio è il suo seggio.
Non chiacchierare!
Si affilano le lame contro chi è ciarlone,
senza fretta, ma appena sbaglia.....

Quando mangi tra amici
evita i cibi che ami :
una rinuncia richiede solo un attimo,
l'ingordigia è meschina e riprorevole.
Un bicchiere d'acqua calma la sete,
un boccone d'erbe fortifica il cuore;
ciò che è buono vale la bontà stessa,
e un poco di qualcosa vale il molto.
Abietto è colui ilcui ventre brama quando l'ora (del pasto) è trascorsa,
egli scorda coloro nella cui casa il suo ventre vaga.

Se siedi accanto a un ingordo
mangia quando la sua avidità è placata;
se bevi con un ubriacone
serviti quando il suo cuore è già ben contentato.
Vicino a un goloso non avventarti sulla carne,
ma quando egli te la offre prendine, non rifiutarla,
e allora ti sarà di conforto.
Su chi è irreprensibile in fatto di cibo
nessuna parola potrà mai aver la meglio;
con chi è gentile, anche al punto di apparire timoroso,
chi è severo lo è meno che con la sua stessa madre,
e tutti sono suoi servitori.
Lascia che il tuo nome si faccia avanti
e la tua bocca rimanga, intanto chiusa.
Chiamato, non sfoggiare la tua forza
fra i tuoi coetanei, per non averne contro.
Non sappiamo ciò che può accadere,
ciò che fara dio, quando punirà.


Istruzioni di Ptahhotep
(così egli parlò a suo figlio)

Non essere orgoglioso del tuo sapere
consulta l'ignorante e il sapiente;
i limiti dell'arte non sono stati raggiunti
né son perfette le qualità di alcun artista;
il buon parlare è più nascosto della pietra verde
eppure si può trovare fra le donnette alle mole.

Se accade che vi sia contesa con chi
è uomo di potere e superiore,
serra le braccia e curva la schiena:
con lo scherno non otterrai il suo accordo.
Non badar tanto alle male parole,
e non contrastarlo quando egli attacca;
Il tuo controllo eguaglierà il suo straparlare
e ignorante egli sarà chiamato.

Se accade che vi sia contesa con chi
è tuo eguale, del tuo stesso livello,
mentre egli dice cattive parole
col tuo silenzio dimostrerai maggior valore;
chi ascolta farà un gran parlare
e il tuo nome avrà buona considerazione
presso i magistrati.

Se accade che vi sia contesa con chi
è pover'uomo e a te non uguale,
non attaccarlo per la sua debolezza,
lascialo e si contraddirà da solo.
Non rispondergli per liberarti il cuore,
non ti sfogare contro il tuo rivale,
misero è chi nuoce a un pover'uomo;
si vorrà fare ciò che è tuo desiderio,
lo batterai con la condana del giudice.

Se sei un uomo che comanda,
che controlla le vicende dei tanti,
ricerca ogni azione benefica,
e impeccabile sia la tua condotta.
Grande è la giustizia, e duratura,
mai sfidata fin dai tempi di Osiride.
Chi non osserva le leggi viene punito,
sebbene l'avido non ne tenga gran che conto;
la meschinità può far ottenere ricchezze
ma la malvagità non è mai approdata a nulla;
alla fine ciò che resta è sempre la giustizia,
l'uomo può dire:"E' terra di mio padre".

Non far progetti contro alcuno
perchè dio punisce nello stesso modo.
Se un uomo dice:"Vivrò di questo",
non avrà pane da sfamarsi.
Se un uomo dice:"Sarò ricco",
dovrà dire:"Sono stato intrappolato dalla mia stessa furbizia".
Se dice:" Deruberò qualcuno",
finirà per essere dato a uno straniero.
I piani della gente non contano,
è l'ordine di dio a prevalere;
vivi perciò in pace,
quanto gli dei danno viene da sé.