Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Il regno di Iolco


Bisogna adesso portarci a Iolco, nella Tessaglia, una città fondata da Creteo, figlio anche lui di Eolo e quindi fratello di Atamante. Venuto a morte Creteo, che era stato il primo re di Iolco, gli succedette il figlio Esone. Questi, però, aveva un fratellastro, Pelia, che sua madre, la Ninfa Tiro, aveva avuto dal dio Posidone prima di sposare Creteo.

E Pelia, prepotente e violento come, in genere, tutti i figli di Posidone, ben presto spodestò Esone, ne prese il posto e cercò di uccidere il piccolo figlio di lui, Giasone, per sentirsi più sicuro. Esone, però, lo aveva prevenuto: aveva affidato il fanciullo a un suo fido servitore ingiungendogli di portarlo sul vicino monte Pelio, presso il centauro Chirone, saggio educatore di quasi tutti gli eroi dell'antichità. E là infatti il giovane Giasone crebbe in sicurezza mentre Pelia, suo zio, regnava in Iolco e suo padre Esone era costretto a vivere nell'ombra, sottoposto a mille angherie da parte di suo fratello.