Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Le nozze di Peleo e Tetide

La vicenda ha inizio dalle nozze di un re della Tessaglia, di nome Peleo, con la ninfa Tetide. Questa ninfa, figlia di Nereo, era così bella che tanto Zeus quanto Posidone avrebbero voluto sposarla. Se non che le due divinità sapevano che da essa sarebbe nato un figlio più potente del padre; e, temendo di essere spodestati da quel prodigioso fanciullo, qualora fosse stato loro figlio, rinunciarono alle nozze e preferirono dare in moglie a un mortale la vaga ninfa.

Scelsero dunque il tessalo Peleo, un principe che, fin allora, era stato piuttosto disgraziato, ma che, per sua fortuna, era amato e protetto dal saggio centauro Chirone, che era educatore della maggior parte degli eroi greci.

Tetide, che già era sicura di andare sposa al signore degli dei, o almeno a sua fratello Posidone, re del mare, quando seppe che avrebbe dovuto unirsi con un comune mortale andò su tutte le furie e, decisa a sfuggirgli, si trasformò dapprima in una rabbiosa fiamma, poi in un chiaro ruscello, infine in un albero, in un leone ruggente, in un serpente, perfino in un mostruoso polipo.

Ma Peleo, aiutato e consigliato da Chirone, riuscì infine a raggiungerla, e allora la ninfa, comprendendo di non potersi opporre al volere di Zeus, si rassegnò al suo destino. In compenso gli dei vollero onorare con la loro presenza le sue nozze, che furono celebrate in gran pompa sul monte Pelio. Tutte le divinità dell'Olimpo convennero dunque al banchetto nuziale portando doni mentre le nove Muse intrecciavano danze e intonavano cori. Mai si era vista una festa più bella.


continua.... Il pomo della discordia.


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