Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

Dèmetra

Dea delle biade e della fertilità dei campi, Dèmetra, che i Romani chiamarono Cèrere, è, tra gli dèi della Grecia, la divinità madre per eccellenza. La sua origine è antichissima: sembra infatti che sia una divinità indoeuropea portata in Grecia dalle prime migrazioni achee. Come sappiamo, era figlia di Crono e Rea, al pari di Zeus. Secondo un mito antico andò sposa a un mortale, Issìone, dal quale avrebbe avuto il dio Pluto, protettore della ricchezza e, in particolare, della ricchezza dei campi; ma queste nozze hanno scarsa importanza.

Molto più importanti furono invece quelle con Zeus, di cui Dèmetra fu una delle prime mogli e al quale diede una figlia famosa, Persèfone, chiamata Prosèrpina dai Romani. Tutta la personalità di Dèmetra si compendia infatti nei suoi rapporti con questa fanciulla e nel profondo e doloroso amore che la legò a lei. Perchè Dèmetra doveva essere anzitutto la dea della maternità, degli affetti e in particolare delle pene di tutte le madri.

Intorno a lei vi fu sempre un'aura di rispettosa e commossa compassione; i riti a lei dedicati furono i più segreti, riserbati solo agli iniziati. Celebri in tutta l'antichità furono quelli che si celebravano a Eleusi, i cosiddetti "misteri eleusini", che avvenivano ogni 5 anni e duravano nove giorni, con la partecipazione di pellegrini che giungevano da tutte le città greche per onorare il mistero della maternità.


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